tag:blogger.com,1999:blog-56511372968207625242024-02-07T12:56:40.467+01:00Roberto Fraschettiroberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.comBlogger217125tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-26851084196078360742023-04-02T10:18:00.000+02:002023-04-02T10:18:53.278+02:00Hablando de Julio Antonio y Tina<p>A La Habana, ospite di Froilan Gonzalez y Adys Cupull, due illustri intellettuali habaneri studiosi della storia Di Julio Antonio Mella. Durante l'incontro, organizzato da Frank Gonzalez periodista di Prensa Latina, partendo dai fantastici anni '20 del secolo scorso, si è attualizzato il pensiero dei due giganti della storia cubana e italiana che costituiscono il ponte culturale e di lotta tra i due popoli. Nel video, prodotto da Prensa Latina, i momenti del confronto.</p><p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=oGpanQWNGms" rel="nofollow" target="_blank">https://www.youtube.com/watch?v=oGpanQWNGms</a></p><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj--AIEoEpy96DsHGKGgWVAvjPKFK10RKVhQNnfdDkkSoOxql6XDfVkw0ErBxIOHvPjfAnrtJMYFUXUZCx882SHDsd7IDaM8DF1bqpwfXSfeNrmSmW0zkAQn7CPHsUdxXK4k7TPf3vXLPszJzyuddwD6GUxGBHr292AywyfkAHxzAl7lorQyOuOBNDB6g/s730/pl.jpg" style="clear: left; display: inline; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="730" height="158" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj--AIEoEpy96DsHGKGgWVAvjPKFK10RKVhQNnfdDkkSoOxql6XDfVkw0ErBxIOHvPjfAnrtJMYFUXUZCx882SHDsd7IDaM8DF1bqpwfXSfeNrmSmW0zkAQn7CPHsUdxXK4k7TPf3vXLPszJzyuddwD6GUxGBHr292AywyfkAHxzAl7lorQyOuOBNDB6g/s320/pl.jpg" width="320" /></a><p></p><p><br /><br /></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-38893404037616752132022-09-03T16:42:00.002+02:002022-09-03T16:45:53.248+02:00Un 30 agosto che non ti aspetti. A Spilamberto alla festa del PRC <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtAujBjsnJRpNSou9JPqry8PHTtmwjstgy_ulqotv2aWrYI4OV0VxIRXTBGjzQdWyPcpbFcQFfhmhtXS3vR1Qpx5ROQntAQwmqJi7VqgOINxd9OcvXqu91pv05r7d-eouOa-cxh2w1kwSpLRZiBeWjFmgSfqhIE4mhEYJNzu-x7ADpYNx4Zjgy7jAqAw/s2048/Spilamberto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1620" data-original-width="2048" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtAujBjsnJRpNSou9JPqry8PHTtmwjstgy_ulqotv2aWrYI4OV0VxIRXTBGjzQdWyPcpbFcQFfhmhtXS3vR1Qpx5ROQntAQwmqJi7VqgOINxd9OcvXqu91pv05r7d-eouOa-cxh2w1kwSpLRZiBeWjFmgSfqhIE4mhEYJNzu-x7ADpYNx4Zjgy7jAqAw/s320/Spilamberto.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: left;">A Spilamberto, tutti gli anni si tiene la Festa di Liberazione (PRC). Quest'anno sono stato invitato a parlare del mio libro su Julio Antonio Mella, fondatore del Partito Comunista Cubano e di Tina Modotti fotografa comunista. La festa, perchè di una festa si è trattato, mi ha riportato indietro nel tempo, quando le feste di partito erano occasioni di incontro e confronti, di bevute e canti. Grazie alla Banda Popolare dell'Emilia duecento persone di tutte le età hanno intonato i canti tradizionali dei partigiani, dei comunisti e cubani. Alla presenza del console cubano Felix Lorenzo e di sua moglie Patricia Frutos non ho perso l'occasione per raccontare la forza di un uragano di nome Julio Antonio, del grande amore che lo legò a Tinissima, ribadendo le parole che lui stesso poneva al centro del suo agire: Lotta di Classe e Antiimperialismo. Due concetti mai tanto attuali come ai nostri (tremendi) tempi. </div><div style="text-align: left;">Un grazie particolare a Maria Giovanna Tamburello, Elena Govoni e Clarenzio Ascari per avermi dato la possibilità di rendere una sera indimenticabile. </div><p></p><blockquote style="border: none; margin: 0 0 0 40px; padding: 0px;"><p></p></blockquote><p><br /></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-92066449713732594892022-05-01T17:44:00.001+02:002022-05-01T17:44:16.800+02:001 maggio 1925 - "L'unica uscita" di Julio Antonio Mella<div class="separator"><p class="MsoNoSpacing" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt;"><span></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt;"><span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfa30Huj9ifFzDwNXWznYOWvV3eCukPe3cTAArvXnhGVptB3Ocs0l4NhGV1Szre_qiun4id39r5b83FtsalysqpK4fK0czZI6bUK6HvN2wNf6id1VL9Oiy33aVAQk9QxWUiDiUBpE1QsO8bf2P55eNzqzF6Aqcm0m6fEYtnWy1RQKfOyzANBmEIGxhYw/s1000/1_1owQTUFCN9x4ZjTDcVYD2Q.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="760" data-original-width="1000" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfa30Huj9ifFzDwNXWznYOWvV3eCukPe3cTAArvXnhGVptB3Ocs0l4NhGV1Szre_qiun4id39r5b83FtsalysqpK4fK0czZI6bUK6HvN2wNf6id1VL9Oiy33aVAQk9QxWUiDiUBpE1QsO8bf2P55eNzqzF6Aqcm0m6fEYtnWy1RQKfOyzANBmEIGxhYw/s320/1_1owQTUFCN9x4ZjTDcVYD2Q.jpeg" width="320" /></a></span></span></span></div><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: 12pt;"><span>Nel
giorno della festa dei lavoratori, con il sottotitolo “L’unica uscita”, Mella scrisse:
“Il dominio yanqui in America non è come l’antico dominio romano di conquista
militare, né come l’inglese, dominio imperiale commerciale travestito da Home
Rule, ma è di assoluta dominazione economica con garanzie politiche quando sono
necessarie. </span></span></span><span style="font-family: arial; font-size: 12pt;">Per
queste garanzie si confezionò l’Emendamento Platt, si occuparono militarmente
nazioni come Haiti e Santo Domingo con lo scopo di imporre il terrore con la
violenza, per assicurare poi la collocazione delle loro plusvalenze economiche. </span><span style="font-family: arial;">Molti scrittori reclamano, per risolvere il problema dell’America, “una dose
maggiore di patriottismo e di onorabilità”.</span><span style="font-family: arial;"> </span><span style="font-family: arial;">Noi ormai non sappiamo ciò che si
vuole dire con patriottismo; poiché vediamo che la prima virtù di tutti i
governi è fare prestiti, consegnare la terra agli stranieri ed assassinare o
espellere gli operai che si alzano a chiedere semplici diritti costituzionali
contro le compagnie americane (Estrada Palma, Menocal, Zayas, Leguìa,
J.V.Gomez, Estrada Cabrera, Orellana, Porfirio Diaz ecc. ecc.) Ci si dirà che
non è questo il patriottismo che si chiede. Noi affermiamo che non può esserci
altro nel Potere, poiché gli Stati Uniti non permetterebbero un’elezione
differente. Per caso nella nostra repubblica i magnati di Washington e di Wall
Street non hanno sempre imposto il Presidente che conveniva ai loro interessi?
E, non hanno chiuso la principale porta di progresso dei popoli, la
Rivoluzione, con l’esprimere che non si sarebbe riconosciuto nessun governo
rivoluzionario…finché non avesse reso il suo vassallaggio ai signori dello
zucchero e del petrolio?</span><p></p></div>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span><span style="font-family: arial;">In
tutta l’America succede lo stesso. Non si sostiene un governo senza la volontà
degli Stati Uniti, dato che l’appoggio dell’oro yanqui è più solido del voto
del rispettivo popolo. Oggi i popoli non sono niente, giacché la società è
fatta per essere governata dal Dollaro e non per il cittadino. Qualsiasi gran
riccone di Yanquilandia ha più dollari che i cittadini di tutti i paesi
d’America. Il Dollaro oggi vince il Cittadino; bisogna fare in modo che il
Cittadino vinca il Dollaro. Per questo, si dirà è necessaria una rivoluzione.
Si, è così; però non una rivoluzione in più come quelle che si vedono tutti i
giorni nei paesi d’America: rivoluzione di affamati politicanti desiderosi di
saziarsi con il bilancio ed i prestiti degli Stati Uniti. Bisogna fare la
Rivoluzione Sociale nei paesi d’America. Bisogna fare la Rivoluzione dei
cittadini, dei popoli, contro il Dollaro. In tutti, compreso, o meglio, negli
Stati Uniti del Nord America. Lottare per la Rivoluzione Sociale in America,
non è una utopia di pazzi o fanatici, è lottare per il prossimo passo in avanti
nella storia. Solo quelli che hanno la mente intorpidita potranno credere che
l’evoluzione dei popoli dell’America si deve fermare nelle guerre
d’indipendenza, che hanno prodotto queste fattorie chiamate Repubbliche, dove
governano uomini uguali, peggiori alcune volte, dei viceré ed i capitani
generali spagnoli. (…) La Rivoluzione Sociale è un fatto fatale e storico,
indipendente dalla volontà dei visionari propagandisti. Non si provoca lo
straripamento dei fiumi, con la volontà degli uomini, ma piuttosto è il fiume
che esce dal suo alveo quando questo è piccolo per la sua portata. Così è la
rivoluzione nei popoli. Così gli uomini d’America, come quelli d’Europa, non
possono sopportare la società capitalista, che decise di suicidarsi, secondo la
felice espressione di Ingenieros (…)”</span></span></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><i><span lang="ES" style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">(Centroamerica en Julio Antonio Mella – A.
Cupull F. González – Ed. </span></i><i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Abril)</span></i></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-49568085849899135622021-11-27T23:36:00.006+01:002021-11-27T23:36:33.887+01:00Novela destaca el compromiso y la visión política de Julio Antonio Mella<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvMBG5tm4pNSymPitwkegLrKcTDU_2L38QfneeZgzcEqtrNyUPm116aitylYOHgHK-ztf7xdf40tob09EXvWykWGCKgvT-CTbz1Wu3M9PaC1gs-1T3SUbjHR1ORdYjnHKGfMnws-sEavzd/s666/granma+in+spagnolo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="364" data-original-width="666" height="175" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvMBG5tm4pNSymPitwkegLrKcTDU_2L38QfneeZgzcEqtrNyUPm116aitylYOHgHK-ztf7xdf40tob09EXvWykWGCKgvT-CTbz1Wu3M9PaC1gs-1T3SUbjHR1ORdYjnHKGfMnws-sEavzd/s320/granma+in+spagnolo.jpg" width="320" /></a></div><span style="text-align: justify;">Julio Antonio Mella tuvo
una vida breve, dinámica y profunda, y fue precursor de las ideas marxistas en
América Latina. </span><span style="text-align: justify;">En la noche del 10 de
enero de 1929, caminaba el héroe por una calle de la capital mexicana junto a
la fotógrafa y luchadora comunista italiana, cuando a tiros fue asesinado por
esbirros machadistas. </span><span style="text-align: justify;">Herido, dijo a Tina:
«Muero por la Revolución». Y la gloriosa frase fue tomada por el escritor
italiano Roberto Fraschetti para el título de su más reciente propuesta. Un
libro que enaltece a alguien para quien el escritor fuera «un hombre
extraordinario», «un huracán». </span><span style="text-align: justify;">El carisma, dinamismo, los
dotes como orador y visión política, cualidades con las cuales partió
clandestinamente de Cuba hacia México tras sufrir prisión y protagonizar una
huelga de hambre de 18 días, la cual tuvo amplia repercusión nacional e
internacional, fueron las temáticas resaltadas por el escritor. </span><span style="text-align: justify;">Inspirada en la vida del
líder revolucionario cubano Julio Antonio Mella, fue presentada la novela Muero
por la Revolución, este mes, en la embajada de Cuba en Italia, informó Prensa
Latina. </span><span style="text-align: justify;">Fraschetti destacó la
trascendencia de Mella, su pensamiento vigente, lo que justifica la admiración
del novelista, «incluso en el último minuto cuando en brazos de Tina pronuncia
la célebre frase que quedó grabada en la memoria de todos, esa es su grandeza»,
dijo. </span><span style="text-align: justify;">Gianni Maritati, vicejefe
de la redacción cultural del servicio informativo televisivo Tg1 Rai,
refiriéndose a la importancia y significación de la obra, señaló que la novela
lo hizo pensar en el naturalismo francés de finales del siglo XIX al emplear la
literatura como investigación de la realidad. </span><span style="text-align: justify;">Al respecto, expresó que
el escritor es como el espeleólogo que va a las profundidades y emerge con
conocimientos nuevos como resultado de investigaciones precisas. </span><span style="text-align: justify;">Por otro lado, indica PL, el embajador, José Carlos
Rodríguez, insistió en no limitar la relación entre Mella y Tina a la de dos
personas que se amaron intensa y profundamente, al tiempo que destacó la
necesidad de transmitir la significación y vigencia de sus luchas a las nuevas
generaciones. </span>Muero por la Revolución es
el quinto libro del narrador italiano, un relato de pasajes históricos
relevantes de Cuba desde el periodo colonial hasta el triunfo de la Revolución.
Fraschetti es autor además de Tabaco (2011), Luna nueva (2014), El
canto de las nubes (2017) y El viento antes del viento (2018).<p></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span lang="ES" style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 9pt;">Autor: </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 9pt;"><a href="https://www.granma.cu/archivo?a=208" title="Más artículos de Redacción Cultural"><span lang="ES" style="color: black; text-decoration-line: none;">Redacción
Cultural</span></a></span><span lang="ES" style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 9pt;"> | </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 9pt;"><a href="mailto:cultura@granma.cu" title="Escribir a Redacción Cultural"><span lang="ES" style="color: black; text-decoration-line: none;">cultura@granma.cu</span></a></span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 9pt;"> <span lang="ES">– 27 de noviembre
de 2021</span></span></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-49121538321676517052021-11-27T23:17:00.000+01:002021-11-27T23:17:21.500+01:00Il Granma, Julio Antonio Mella e il mio volume a lui dedicato<p><span style="text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxWMdKt2VjvgvjQReY7zDbndONNcXu0GkMvVPh7pU0IUW8GUsDSpRBnMYPjCu-v_0K_peIxyXzmzp2NWmCfKwNKgpQOLtvcrFnuj0-MJIE7npXWotbWO4M6ardxHJlIJarir95lwLrhZ8r/s680/granma.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="372" data-original-width="680" height="162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxWMdKt2VjvgvjQReY7zDbndONNcXu0GkMvVPh7pU0IUW8GUsDSpRBnMYPjCu-v_0K_peIxyXzmzp2NWmCfKwNKgpQOLtvcrFnuj0-MJIE7npXWotbWO4M6ardxHJlIJarir95lwLrhZ8r/w320-h162/granma.jpg" width="320" /></a></span></div><span style="text-align: justify;">La notte del 10 gennaio 1929,
l'eroe stava camminando per una strada della capitale messicana con la fotografa e combattente comunista italiana, quando fu ucciso dagli scagnozzi del dittatore Machado. </span>Ferito, ha detto a Tina: "Muoio per la Rivoluzione". E la
gloriosa frase è stata presa dallo scrittore italiano Roberto Fraschetti per il
titolo della sua più recente proposta. Un libro che esalta una persona che per lo scrittore era "un uomo straordinario", "un uragano". Il carisma, il dinamismo, le capacità di oratore e visione politica,
qualità con cui ha lasciato clandestinamente Cuba per il Messico dopo essere
stato imprigionato e protagonista di uno sciopero della fame di 18 giorni, che
ha avuto ampie ripercussioni nazionali e internazionali, sono stati i temi
evidenziati dal scrittore. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHQ9QkoiSRE7plPZnZKEqIkad2GDqsZpLpfL7SQdp3R7WjP87qJE2C8YXGfClGzBi_YaIjJpkq5sF9i4_EFsSkxrbn_vgNpa2HgaZtFgwaY5McB3Cql2jYBFKQ8M_2Lrbh6tB3TPVdEzZr/s607/granma+2.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="457" data-original-width="607" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHQ9QkoiSRE7plPZnZKEqIkad2GDqsZpLpfL7SQdp3R7WjP87qJE2C8YXGfClGzBi_YaIjJpkq5sF9i4_EFsSkxrbn_vgNpa2HgaZtFgwaY5McB3Cql2jYBFKQ8M_2Lrbh6tB3TPVdEzZr/s320/granma+2.png" width="320" /></a></div>Ispirato alla vita del leader rivoluzionario cubano Julio Antonio Mella,
il romanzo "Muero por la Revolución" è stato presentato questo mese
all'ambasciata cubana in Italia, ha riferito Prensa Latina. Fraschetti ha sottolineato l'importanza di Mella, il suo pensiero attuale,
che giustifica la sua ammirazione, "anche all'ultimo momento
quando tra le braccia di Tina pronuncia la famosa frase che è stata scolpita
nella memoria di tutti, è quella la sua grandezza". Gianni Maritati, vice responsabile della redazione culturale del Tg1 Rai,
riferendosi all'importanza e al significato dell'opera, ha sottolineato che il
romanzo gli ha fatto pensare al naturalismo francese di fine Ottocento
utilizzando la letteratura come indagine di realtà. A questo proposito, ha espresso che lo scrittore è come lo speleologo che
va negli abissi ed emerge con nuove conoscenze a seguito di accurate indagini. <span style="text-align: justify;">D'altra parte, indica PL,
l'ambasciatore, José Carlos Rodríguez, ha insistito per non limitare il
rapporto tra Mella e Tina a quello di due persone che si sono amate
intensamente e profondamente, pur sottolineando la necessità di trasmettere il
significato e la validità del loro combatti le nuove generazioni. </span><span style="text-align: justify;">"Muoio per la Rivoluzione" </span><span>è
il quinto libro del narratore italiano, racconto di importanti passaggi storici
a Cuba dal periodo coloniale al trionfo della Rivoluzione. Fraschetti è
anche l'autore di Tabacco (2011)</span><span>, Luna nuova </span><span>(2014), Il canto delle Nuvole (</span><span>2017) e Il vento prima del Vento </span><span>(2018).</span><div><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Open Sans", "Helvetica Neue", helvetica, arial, sans-serif; font-size: 12px; margin: 0px;"></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><o:p> </o:p>Autor: Redacion Cultural - 27 de noviembre de 2021</p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><br /><p></p></div>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-50128084881681397082021-11-26T11:02:00.000+01:002021-11-26T11:02:21.743+01:00Prensa Latina - Italia racconta...<p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1abkR0M5idt2LNhT2QLz2Rubz9MUVnw8O9CQucnk8v0lLpCOa7-p-T_2t-uTj_WOxltA7Dk7F23S71p0axE30TlTIHDWUlCbkH_SUKq_14f2K3esYhpsu7PzGUBbCGBj4rxUEY9Iuc49d/s506/pl1.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="340" data-original-width="506" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1abkR0M5idt2LNhT2QLz2Rubz9MUVnw8O9CQucnk8v0lLpCOa7-p-T_2t-uTj_WOxltA7Dk7F23S71p0axE30TlTIHDWUlCbkH_SUKq_14f2K3esYhpsu7PzGUBbCGBj4rxUEY9Iuc49d/w400-h269/pl1.png" width="400" /></a></div><p></p><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: white; color: #050505;">R</span><span style="background-color: black; color: white;">oma, 24 nov. (Prensa Latina) Lo scrittore italiano Roberto Fraschetti ha presentato oggi qui il suo romanzo "Muoio per la Rivoluzione", ispirato alla vita del leader rivoluzionario cubano Julio Antonio Mella (1903-1929).</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">L'Ambasciata di Cuba in Italia ha ospitato l'evento culturale dedicato alla figura del fondatore della Federazione degli Studenti Universitari, dell'Università Popolare José Martí e del primo Partito Comunista di Cuba, insieme ad altri colleghi, che hanno condiviso la trincea e la vita di coppia in Messico con Tina Modotti.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">Stava camminando lungo una strada della capitale messicana con il fotografo e combattente comunista italiano la notte del 10 gennaio 1929 quando fu colpito e ucciso da sicari al servizio dell'allora presidente di Cuba, Gerardo Machado.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">"Muoio per la rivoluzione", ha detto Mella ferito a Tina, frase presa da Fraschetti per il titolo della sua ultima puntata su qualcuno che ha definito "un uomo straordinario", "un uragano", per cui ha confessato di sentirsi " trascinato "," Come ha trascinato i Caraibi ed è diventato un fenomeno onnicomprensivo. "</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">Fraschetti ha evidenziato il suo carisma, dinamismo, capacità di oratore e visione politica, qualità con cui ha lasciato clandestinamente Cuba per il Messico dopo essere stato imprigionato e protagonista di uno sciopero della fame di 18 giorni, che ha avuto ampie ripercussioni nazionali e internazionali.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">Riferendosi al suo arrivo in Messico nel 1926, racconta di aver incontrato Tina Modotti con la quale ha instaurato un rapporto nato dalla difesa dei valori comuni, nella lotta per i diseredati, al di là del legame d'amore forgiato al volo.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">Mella ha trasceso il suo tempo, il suo pensiero è validissimo ed è per questo che dall'inizio alla fine lo apprezziamo, anche all'ultimo minuto quando tra le braccia di Tina pronuncia la famosa frase che è stata scolpita nella memoria di tutti: muoio per la rivoluzione," Questa è la sua grandezza", ha sottolineato.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">Autore di "Tabacco" (2011), "Luna nuova" (2014), "Il canto delle nuvole" (2017) e "Il vento prima del vento" (2018), si tratta del quinto libro del narratore italiano dedicato a momenti rilevanti nella storia di Cuba dal periodo coloniale fino al trionfo della Rivoluzione il 1 gennaio 1959.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">Dell'importanza e del significato dell'opera ha ricordato Gianni Maritati, vicedirettore della redazione culturale del Tg1 Rai, il quale ha sottolineato che il romanzo gli ha fatto pensare al naturalismo francese di fine Ottocento attraverso l'uso della letteratura come indagine della realtà.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">In questo senso, ha sottolineato che lo scrittore è come lo speleologo che va a fondo ed emerge con nuove conoscenze a seguito di indagini precise, cosa in cui, ha detto, Fraschetti si è distinto per la sua capacità di osservazione penetrante.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">Da parte sua, l'ambasciatore, José Carlos Rodríguez, ha accettato di non limitare il rapporto tra Mella e Tina a quello di due persone che si amavano intensamente e profondamente, pur sottolineando la necessità di trasmettere il significato e la validità delle loro lotte alla nuova generazioni.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">La presentazione ha visto l'interpretazione dell'attrice Giorgia Palmucci nella lettura di brani del libro accompagnata dalla proiezione di un audiovisivo realizzato da Paula Filipe de Jesus.</span></div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q" style="animation-name: none !important; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; transition-property: none !important; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="animation-name: none !important; font-family: inherit; transition-property: none !important;"><span style="background-color: black; color: white;">msm / fgg</span></div></div><p style="text-align: left;"><span style="background-color: black; color: white;"> </span></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-72308727512274738812021-09-02T16:04:00.004+02:002021-09-02T16:10:03.010+02:00"MUOIO PER LA RIVOLUZIONE"... SUL GRANMA <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja371OebpYd6TcDpgnIs8uSaxf-bMqFQnthJbCLNraETu3WY1DdzGdSo-AENzQYxGGu0qyQq-Z5jId_m0MqSPn79JE6mJha6Qj52sgVvnKq9BAFN-tyhFqT8nwxZeL7mIfvfvmV1vMR3Kr/s1350/granma+1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1350" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEja371OebpYd6TcDpgnIs8uSaxf-bMqFQnthJbCLNraETu3WY1DdzGdSo-AENzQYxGGu0qyQq-Z5jId_m0MqSPn79JE6mJha6Qj52sgVvnKq9BAFN-tyhFqT8nwxZeL7mIfvfvmV1vMR3Kr/s320/granma+1.jpg" width="256" /></a></div><span style="background-color: black; color: white;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Il
romanzo più recente dello scrittore italiano Roberto Fraschetti è ispirato alla
vita di Julio Antonio Mella.</span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">"Muero por la Revolución" è il titolo del quinto
volume che l’autore dedica a raccontare momenti e figure rilevanti della storia
della Maggiore delle Antille, ha informato CubaSí.</span><o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="background-color: black; color: white;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Dopo "Tabaco" (2011), "Luna nueva" (2014), "El canto de las nubes" (2017) e "El
viento antes del viento" (2018), questa nuova opera di Fraschetti ricrea
l’ambiente del decennio degli anni ’20 del secolo scorso, periodo nel quale
Mella concentrò la sua attività politica dalla sua entrata nell’Università de
L’Avana per studiare Diritto , Filosofia e Lettere, sino al suo assassinio in
Messico il 10 gennaio del 1929.</span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">«Il popolo cubano è rivoluzionario, sempre in
Rivoluzione dal XIX secolo e in questo processo appaiono persone straordinarie
che meritano d’essere raccontate e Julio Antonio Mella è una di queste», ha
detto lo scrittore.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">«Nella mia traiettoria non poteva mancare questa
figura tanto importante nella storia di Cuba, uno dei fondatori del Partito
Comunista e protagonista di azioni che ne fanno ancora oggi un
punto di riferimento per i giovani cubani».</span></span></span></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><span style="background-color: black; color: white;">Fraschetti ha affermato
che l’obiettivo di questo romanzo è mettere in evidenza la capacità di Mella,
che definisce “un ciclone, un rivoluzionario completo, un pensatore, ma anche
un uomo d’azione”.</span></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="background-color: black; color: white;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">Nel titolo si riflette la relazione di Mella con
Tina Modotti. Lo </span>scrittore italiano ha riferito che secondo lui
questo amore sorse perché tutti e due erano arrivati a Città del Messico con
l’intenzione di difendere e lottare per principi e valori comuni. </span>Inoltre,
Fraschetti ha sostenuto che Cuba è un’opera in costruzione che sempre stimola,
con una Storia in un costante divenire, generando personaggi particolari,
disposti a sacrificarsi per un ideale. ( GM –Granma Int.)</span><o:p></o:p></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-84462513122956303642021-08-23T10:57:00.000+02:002021-08-23T10:57:29.771+02:00Nueva novela italiana inspirada en la vida de Julio Antonio Mella: entrevista a Prensa Latina - Roma <p><span lang="ES"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span lang="ES"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhddnrEw7sLkCFG3awZNws_lr_2qWu1zZr01JOD85rYXk6SJ49nomX18vUiRH1n1L9k0I1Bkjmp17YggFEEY4gzezeTROVz7AIEAv82_IgT8rxf91Wa0jkUvVGhYpOBrkfRCfjhqHXpk8LV/s774/pl.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="584" data-original-width="774" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhddnrEw7sLkCFG3awZNws_lr_2qWu1zZr01JOD85rYXk6SJ49nomX18vUiRH1n1L9k0I1Bkjmp17YggFEEY4gzezeTROVz7AIEAv82_IgT8rxf91Wa0jkUvVGhYpOBrkfRCfjhqHXpk8LV/s320/pl.jpg" width="320" /></a></span></div><span lang="ES"><span style="background-color: black; color: white;">Roma,
23 ago (Prensa Latina) 'Muero por la revolución' es el título de la más
reciente novela del escritor italiano Roberto Fraschetti, inspirada en la vida
del líder estudiantil y comunista cubano Julio Antonio Mella (1903-1929).</span></span><span style="background-color: black; color: white; font-size: 12pt;"> </span><p></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span lang="ES" style="background-color: black; color: white; mso-ansi-language: ES; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-language: IT;">Este
es el quinto volumen de Fraschetti dedicado a momentos y figuras relevantes de
la historia de Cuba después de 'Tabaco' (2011), 'Luna nueva' (2014), 'El canto
de las nubes' (2017) y 'El viento antes del viento (2018).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span lang="ES" style="background-color: black; color: white; mso-ansi-language: ES; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-language: IT;">Con una prosa amena y bien cuidada, el autor recrea en esta ocasión el ambiente
de la década de 1920, período en el cual Mella concentró su actividad política
desde su ingreso a la Universidad de La Habana en 1921 para estudiar Derecho,
Filosofía y Letras, hasta su asesinato en México el 10 de enero de 1929.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span lang="ES" style="background-color: black; color: white; mso-ansi-language: ES; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-language: IT;">En esa época había terminado la Primera Guerra Mundial y hubo una explosión de
cultura, un deseo de vivir y también de transgresión que cambió un poco las
cartas sobre la mesa, lo cual fue cierto para La Habana y la Ciudad de México a
donde se trasladó Mella, indicó el autor a Prensa Latina.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="background-color: black; color: white;">Amenazado
de muerte por el dictador Gerardo Machado, el joven cubano llegó a la capital
mexicana en febrero de 1926 y allí conoció a la artista y luchadora
revolucionaria italiana Tina Modotti, con quien compartió trinchera y el amor
de pareja, aspectos destacados en el libro.</span></p><p class="MsoNoSpacing"><span style="background-color: black; color: white;"><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">En el diálogo con Prensa Latina, Fraschetti dijo
que 'el pueblo cubano es revolucionario, siempre en revolución desde el siglo
XIX y en ese proceso aparecen personas extraordinarias que merecen ser contadas
y Julio Antonio Mella es una de ellas'.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">En mi trayectoria como escritor no podía faltar
esta figura tan importante en la historia de Cuba, uno de los fundadores del
Partido Comunista y protagonista de acciones que lo hacen todavía un punto de
referencia para los jóvenes cubanos, apuntó.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">En ese sentido, recordó que en 'El canto a las
nubes' narró la etapa del derrocamiento de la dictadura de Gerardo Machado en
la década de 1930, por lo cual no fue difícil captar la atmósfera de esos años,
caracterizados, entre otras cosas, por una explosión de cultura y vitalidad, en
La Habana principalmente.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">Al referirse al método empleado como escritor,
señaló que cuando comienza a pensar en el texto tiene ya definido el mensaje
que desea transmitir, el cual mantiene presente hasta el final de la obra.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">En este caso, precisó, el objetivo fue evidenciar
la capacidad de esta persona a quien defino como un ciclón, un revolucionario
completo, un pensador pero también un hombre de acción. Su vida no se detuvo
nunca y por eso, 'cuando uno entra en contacto con él es como ser arrastrado
por esa actividad sin fin'.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">El joven revolucionario cubano ejerció el
periodismo en la revista Alma Máter entre 1922 y 1923, año en el cual encabezó
la lucha por la reforma universitaria, fundó la Federación de Estudiantes
Universitarios, organizó y dirigió el Primer Congreso Nacional de Estudiantes e
inauguró la Universidad Popular José Martí. En 1924 creó la Liga Anticlerical y
la sección cubana de la Liga Antiimperialista de las Américas, con Carlos
Baliño, con quien participó en la fundación del Partido Comunista de Cuba en
1925, entre otras cosas.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">Por los impresionantes resultados de su febril
actividad política, el líder histórico de la Revolución, Fidel Castro, lo
calificó como el cubano que más hizo en menos tiempo.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">Ante las dificultades para hallar bibliografía en
italiano sobre Mella, en el libro aparecen intercalados capítulos de la
historia recreada en la novela, con otros de textos biográficos de autores como
Adys Cupull y Froilán González, Paco Ignacio Taibo II, Elena Poniatowska y
Christiane Barckhausen.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">Sobre la relación con Tina Modotti, el escritor
resaltó que, en su opinión, el amor de pareja surgió porque ambos arribaron a
Ciudad de México con la intención de defender y luchar por principios y valores
comunes.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">Al referirse a proyectos literarios futuros
respecto a la isla, Fraschetti dijo que Cuba es una obra en construcción que
siempre estimula, con una historia en un constante devenir generando personajes
particulares dispuestos a sacrificarse por un ideal.</span></span><br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<br style="-webkit-text-stroke-width: 0px; box-sizing: border-box; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">Como Julio Antonio Mella, abatido a balazos por
sicarios al servicio de Machado en la noche del 10 de enero de 1929 mientras
caminaba por una céntrica calle de la capital mexicana en compañía de Tina
Modotti, a quien confió la frase con la cual el autor tituló su más reciente
obra: 'Muero por la revolución'. (</span></span></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="-webkit-text-stroke-width: 0px; float: none; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">mem/fgg)</span></span></span><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-80573436686647399522021-08-23T10:40:00.004+02:002021-08-23T10:43:03.898+02:00Prensa Latina desde Roma: una "charla" su Julio Antonio Mella e Tina Modotti, Cuba e le sue Rivoluzioni <p style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL-Z4Gdmvlc0o7i26OKx8mRgeIfgVIgkQfJ8R_w1R_O4Azv4ws89GTj2rP_cMkvZF6JcJy5x3MliLoW1KBiy66nD5w5sKX9NNJ4lpFHMAU-c61TNktgNNVYkx6lacOSb6uqdfbSR50AdKy/s774/pl.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="584" data-original-width="774" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiL-Z4Gdmvlc0o7i26OKx8mRgeIfgVIgkQfJ8R_w1R_O4Azv4ws89GTj2rP_cMkvZF6JcJy5x3MliLoW1KBiy66nD5w5sKX9NNJ4lpFHMAU-c61TNktgNNVYkx6lacOSb6uqdfbSR50AdKy/s320/pl.jpg" width="320" /></a></div><span style="background-color: black; color: white;">Roma, 23 ago (Prensa Latina) 'Muoio per la rivoluzione' è il titolo
dell'ultimo romanzo dello scrittore italiano Roberto Fraschetti, ispirato alla
vita dello studente cubano e leader comunista Julio Antonio Mella (1903- 1929). <span style="text-align: justify;">Questo è il quinto volume di Fraschetti dedicato a momenti e figure
rilevanti della storia di Cuba dopo 'Tabaco' (2011), 'Luna Nuova' (2014), 'Il
canto delle nuvole' (2017) e 'Il vento prima del vento (2018). </span><span style="text-align: justify;">Con una prosa piacevole e ben curata, l'autore ricrea in questa occasione
l'atmosfera degli anni '20, periodo in cui Mella concentrò la sua attività
politica da quando entrò all'Università dell'Avana nel 1921 per studiare Legge,
Filosofia e Lettere fino al suo assassinio, avvenuto in Messico il 10 gennaio
1929. </span><span style="text-align: justify;">In quel periodo, finita la prima guerra mondiale, ci fu un'esplosione di
cultura, voglia di vivere e anche di trasgressione che cambiò le carte in
tavola, come fu per L'Avana e Città del Messico dove si trasferì Mella. </span><span style="text-align: justify;">Minacciato
di morte dal dittatore Gerardo Machado, il giovane cubano arrivò nella capitale
messicana nel febbraio 1926 e lì conobbe l'artista e combattente rivoluzionaria
italiana Tina Modotti, con la quale condivise la trincea e l'amore di coppia,
evidenzia nel libro. </span><span style="text-align: justify;">Nel
dialogo con Prensa Latina, Fraschetti ha affermato che "il popolo cubano è
rivoluzionario, grazie a persone straordinarie che meritano di essere raccontate
e Julio Antonio Mella è uno di loro". </span><span style="text-align: justify;">Nella
mia carriera di scrittore non poteva mancare questa figura importante nella
storia di Cuba, fondatore del Partito Comunista e protagonista di azioni che
ancora lo rendono un punto di riferimento per i giovani cubani, ha sottolineato.
In tal senso, ha ricordato che ne 'Il canto alle nuvole' ha narrato la fase del
rovesciamento della dittatura di Gerardo Machado negli anni Trenta, quindi non
è stato difficile cogliere l'atmosfera di quegli anni, caratterizzati, tra
l'altro , per un'esplosione di cultura e vitalità, principalmente all'Avana. </span><span style="text-align: justify;">Riferendosi
al metodo usato come scrittore, ha sottolineato che quando inizia a pensare al
testo, ha già definito il messaggio che vuole trasmettere, che tiene presente
fino alla fine dell'opera. </span><span style="text-align: justify;">In
questo caso, ha precisato, l'obiettivo era dimostrare le capacità di questa
persona che io definisco un ciclone, un rivoluzionario completo, un pensatore
ma anche un uomo d'azione. La sua vita non si è mai fermata e quindi,
'quando si entra in contatto con lui è come essere travolti dalla sua
personalità'. </span><span style="text-align: justify;">Il
giovane rivoluzionario cubano praticò il giornalismo nella rivista Alma Mater
tra il 1922 e il 1923, anno in cui guidò la lotta per la riforma universitaria,
fondò la Federazione degli studenti universitari, organizzò e diresse il Primo
Congresso Nazionale degli Studenti e inaugurò l'Università Popolare José Marti. Nel
1924 creò la Lega anticlericale e la sezione cubana della Lega antimperialista
delle Americhe, con Carlos Baliño, con il quale partecipò, tra l'altro, alla
fondazione del Partito Comunista di Cuba nel 1925. </span><span style="text-align: justify;">Per
gli impressionanti risultati della sua febbrile attività politica, lo storico
leader della Rivoluzione, Fidel Castro, lo descrisse come il cubano che fece di
più nel minor tempo.Date le difficoltà nel reperire una bibliografia in
italiano su Mella, il libro ha intervallato capitoli della storia ricreata nel
romanzo, con altri di testi biografici di autori come Adys Cupull e Froilán
González, Paco Ignacio Taibo II, Elena Poniatowska e Christiane Barckhausen. </span><span style="text-align: justify;">Riguardo
al rapporto con Tina Modotti, lo scrittore ha evidenziato che, a suo avviso,
l'amore della coppia è nato perché entrambi sono arrivati a Città del Messico
con l'intento di difendere e lottare per principi e valori comuni. </span><span style="text-align: justify;">Riferendosi
ai futuri progetti letterari riguardanti l'isola, Fraschetti ha affermato che
Cuba è un work in progress che stimola sempre, con una storia in continua evoluzione
che genera personaggi particolari disposti a sacrificarsi per un ideale. Come
Julio Antonio Mella, ucciso da sicari al servizio di Machado la notte del 10
gennaio 1929 mentre passeggiava per una via centrale della capitale messicana
in compagnia di Tina Modotti, alla quale affidò la frase con cui l'autore
titolava la sua opera più recente: 'Muoio per la rivoluzione'. (</span><span style="text-align: justify;">mem
/ fgg)</span></span><p></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-7951970402975391822021-08-23T10:33:00.008+02:002021-08-23T10:33:50.515+02:00Tina e Julio nelle parole dell'ambasciatore cubano in Italia<p><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBTnwo9L_qeWEaqfIR1kMoDWqpdKFM74Xbwo92C2IUnKke2I3VugSFLIjQenr08lvX4R1U4e0gJV0t-JTQI8SN3S9ekg6SCRNIXkdmtYsTFxju9GrL2nRjlT5Zujv1Gz81xIH86_oYwaxm/s474/salamodotti.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="414" data-original-width="474" height="279" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBTnwo9L_qeWEaqfIR1kMoDWqpdKFM74Xbwo92C2IUnKke2I3VugSFLIjQenr08lvX4R1U4e0gJV0t-JTQI8SN3S9ekg6SCRNIXkdmtYsTFxju9GrL2nRjlT5Zujv1Gz81xIH86_oYwaxm/s320/salamodotti.png" width="320" /></a></span></div><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">El escritor
Roberto Fraschetti tuvo la gentileza de hacerme entrega, recién impreso, de su
libro "Muoio per la Rivoluzione", sobre la vida y acción política
revolucionaria de #JulioAntonioMella, fundador, en 1925, del primer Partido
Comunista de Cuba. </span>Inevitable,
pues fue de estremecedora profundidad, el libro cuenta también del amor, la
pasión política, la lucha revolucionaria y la fuerte afinidad espiritual que
fragua el amor célebre entre #Mella y la militante y fotógrafa italiana
#TinaModotti. En este salón
de la Embajada, que lleva precisamente el nombre de Tina Modotti, hablamos de
ella y de Mella, esos dos seres especiales que forman parte de los pilares de
la relación histórica entre #Italia y #Cuba. Y claro,
consecuentes con el legado de Mella y Tina, hablamos de las batallas políticas
del presente, de la resistencia y la defensa de #Cuba y de la #RevoluciónCubana
frente al bloqueo, frente a la obsesiva política anticubana de parte de Estados
Unidos, y a las continúas operaciones político-mediáticas diseñadas y
organizadas desde ese país para desestabilizar a #Cuba, acompañadas del coro
cínico de la derecha internacional. Me satisface
que Fraschetti tomara con tanta dedicación la propuesta que le hice dos años
atrás, estando compartiendo Jorge y yo con él y su esposa en casa. Ese día
hablamos mucho del pasado y del presente de las luchas por la justicia humana,
y de la necesidad de ofrecer a los jóvenes de hoy referentes históricos que
puedan ser asumidos como propios. Y eso son
#JulioAntonioMella y #TinaModotti, referentes para el presente y el fututo. <p></p><p class="MsoNoSpacing">Dott. Josè
Carlos Rodriguez embajador de Cuba en Italia</p>
<p class="MsoNoSpacing">Lo scrittore Roberto Fraschetti ha avuto la gentilezza di
consegnarmi, appena stampato, il suo libro "Muoio per la
Rivoluzione", sulla vita e l'azione politica rivoluzionaria di
#JulioAntonioMella, fondatore, nel 1925, del primo Partito Comunista di Cuba. Di una profondità sconvolgente, il libro racconta anche
di amore, passione politica, lotta rivoluzionaria e la forte affinità
spirituale che forgia il famoso amore tra #JulioAntonioMella e la militante e
fotografa italiana #TinaModotti. In questa sala dell'Ambasciata, che porta proprio il nome
di Tina Modotti, si parla di lei e di Mella, quei due esseri speciali che fanno
parte dei pilastri dello storico rapporto tra #Italia e #Cuba. E naturalmente, coerentemente con l'eredità di Mella e
Tina, si parla delle battaglie politiche del presente, della resistenza e
difesa di #Cuba e della Rivoluzione #cubana contro il blocco, contro
l'ossessiva politica anticubana da parte di gli Stati Uniti, e le continue
operazioni politico-mediatiche ideate e organizzate da quel Paese per
destabilizzare #Cuba, accompagnate dal cinico coro della destra internazionale. Sono soddisfatto che Fraschetti abbia preso con tanta
dedizione la proposta che ho fatto due anni fa, mentre io e Jorge condividevamo
con lui e sua moglie a casa. Quel giorno abbiamo parlato molto del passato e
del presente delle lotte per la giustizia umana, e della necessità di offrire
ai giovani di oggi riferimenti storici che si possano assumere come propri. E cioè #JulioAntonioMella e #TinaModotti, riferimenti per
il presente e per il futuro.</p><p class="MsoNoSpacing"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNoSpacing">Dott. Josè
Carlos Rodriguez Ambasciatore di Cuba in italia</p>
<p class="MsoNoSpacing"><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;"><o:p> </o:p></span></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-53249488298552713742021-08-13T10:48:00.005+02:002021-08-14T16:06:14.131+02:00Muoio per la Rivoluzione. La Storia di un uomo straordinario: Julio Antonio Mella<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOAe4GrjKAsFIB0mH3FswZfduSrLmt2Q3Qb1Uzg2RdpmG1C2uXJcJnn_51CZxve2cW1dsr-Yb5Gb1j2sLgKgn4MvqOo1FqOtRV2lgYZBrNQDgBaVo7ekNLQO4x-5M__oXKNHEHANMNZWQU/s2048/copertina+Mella+06.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1419" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOAe4GrjKAsFIB0mH3FswZfduSrLmt2Q3Qb1Uzg2RdpmG1C2uXJcJnn_51CZxve2cW1dsr-Yb5Gb1j2sLgKgn4MvqOo1FqOtRV2lgYZBrNQDgBaVo7ekNLQO4x-5M__oXKNHEHANMNZWQU/s320/copertina+Mella+06.png" width="222" /></a></div><p></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">TINA e JULIO s'incontrano per
la prima volta a Città del Messico, al sesto congresso dell'Internazionale
comunista. E’ il giugno del 1928. Qu<span style="color: #222222;">e</span>l
giorno d'estate nasce un grande amore. Lei<span style="color: #080808;">, </span>32
anni, italiana, fotografa, militante; lui<span style="color: #080808;">, </span>27
anni, cubano<span style="color: #080808;">, </span>leader d<span style="color: #080808;">e</span>l Pc di Cuba, ricercato dai sicari d<span style="color: #080808;">e</span>l dittatore Machado. </p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">Diventano inseparabili. La
loro r<span style="color: #080808;">e</span>lazione <span style="font-size: 13pt;">è
</span>viscerale<span style="color: #080808;">. </span>Li unisce l'amore<span style="color: #080808;">, </span>la passione politica<span style="color: #080808;">,
</span>la voglia di lottare per i valori non negoziabili e una forte affinità spirituale. <o:p></o:p></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">“Muoio per la Rivoluzione”,
raccontato attraverso gli occhi di un giovane reporter, è anche una narrazione
sulle bassezza umane, sull’eroismo, sullo splendore e sulle miserie della
capitale cubana degli anni ’20 che diviene così protagonista, sulla cultura di
Città del Messico dove si ritrovano gli artisti di mezzo mondo e dove Julio
Antonio Mella incontrerà Tinissima. <o:p></o:p></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">E’ il racconto di un tempo in
cui ogni cambiamento sembrava possibile, in nome del popolo, dei diritti e di
libertà da conquistare e che mostra quanto siano ancora attuali alcuni concetti
di lotta politica che a molti, conviene dire, sono morti e sepolti. <o:p></o:p></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;"><br /></p><p>
</p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-28178359573186547242021-07-18T11:22:00.002+02:002021-07-18T22:38:57.014+02:00Invadere le strade: la risposta cubana alle provocazioni imperialiste. La mia intervista a Prensa Latina<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_4ajpbSOBTk8QkgZ8DoJazfbePrp-gR1Cr0AQbciDVJSZmVi4CnhbJTAAxSqi_JcmsaLChyphenhyphenGZ1hPDeJ4IiHc-13j6mYMT1_T_FCvK3JhpI24XH_YE7KSr9w3_Ts2sJQsyY6BG98CNuRRs/s570/pl.bmp" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="570" data-original-width="550" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_4ajpbSOBTk8QkgZ8DoJazfbePrp-gR1Cr0AQbciDVJSZmVi4CnhbJTAAxSqi_JcmsaLChyphenhyphenGZ1hPDeJ4IiHc-13j6mYMT1_T_FCvK3JhpI24XH_YE7KSr9w3_Ts2sJQsyY6BG98CNuRRs/w193-h200/pl.bmp" width="193" /></a></div><span style="background-color: black; color: white;">Penso che fosse la
risposta più bella che si potesse dare, ha detto in un dialogo con Prensa
Latina, autore di quattro romanzi ispirati a diversi periodi della storia di
Cuba, dalla colonizzazione spagnola al trionfo della Rivoluzione il 1 gennaio,
1959. </span><p></p><p class="MsoNoSpacing"><span style="background-color: black; color: white;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">'Tabaco' (2011), 'Luna Nuova' (2014), 'Il canto
delle nuvole' (2017) e 'Il vento e prima del vento' (2018) sono i libri
dedicati ai momenti salienti della nazione cubana come un processo storico
unico.</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Fraschetti sta attualmente lavorando a un
romanzo ispirato alla vita del leader studentesco comunista cubano Julio
Antonio Mella (1903-1929) e al suo rapporto nella vita e nella lotta politica
con l'artista e rivoluzionaria italiana Tina Modotti (1896-1942).</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Riferendosi ai disordini avvenuti in diverse città
cubane una settimana fa, il narratore ha sottolineato che non si trattava di
una protesta nata nella nazione caraibica, ma importata dagli Stati Uniti, il
cui governo "inventa sempre la stessa dinamica".</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">In tal senso, ha indicato che l'attuale amministrazione
statunitense ha approfittato "del momento, delle difficoltà create
sull'isola a causa della pandemia di Covid-19 e, soprattutto, a causa del
blocco che dura da più di 60 anni".</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Dobbiamo dirlo così, ha detto, perché se
vogliamo aiutare Cuba in qualche modo, dobbiamo trovare il modo per gli Stati
Uniti di togliere il blocco, intensificato con 243 misure aggiuntive che lo
stanno soffocando.</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Chiaramente c'è un problema che non si risolve
mandando quattro malviventi ad attaccare esercizi commerciali, ma togliendo il
blocco, ha precisato e aggiunto che la notizia che arriva in Italia "è
totalmente falsa".</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Al riguardo, ha denunciato che la presunta
repressione della polizia cubana che massacra i manifestanti è una falsità
fabbricata, che si "sgonfia" per l'impossibilità di esibire prove.</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Hanno una macchina della propaganda spaventosa,
l'abbiamo già vista in Venezuela e in molti altri paesi dove hanno avuto luogo
le cosiddette rivoluzioni colorate. Creano situazioni di emergenza in
alcuni paesi e poi intervengono, ha detto.<br /></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">A parere di chi scrive, 'la strategia è sempre
la stessa', presentando una realtà in cui se non fosse per gli Stati Uniti il
mondo sarebbe in pericolo, quando invece è il contrario.</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Possiamo ricordare esempi come la guerra sporca
contro il Nicaragua, l'invasione di Panama, il rovesciamento del governo di
Unità Popolare in Cile nel 1973, e infine Venezuela e Bolivia, ha detto.</span><br style="box-sizing: border-box;" />
<br style="box-sizing: border-box;" />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Fraschetti ha sottolineato che è sempre la
stessa dinamica in cui gli Stati Uniti agiscono come poliziotti del mondo per
imporre la loro visione che non è altro che "liberalismo e
sfruttamento", violando l'indipendenza e la sovranità dei popoli e il
principio di autodeterminazione.</span></span></p><p class="MsoNoSpacing"><span style="background-color: black; color: white;">(di Frank Gonzalez)</span></p><p class="MsoNoSpacing"><span style="background-color: black; color: white;">link : <a href="https://www.prensa-latina.cu/index.php?o=rn&id=463060&SEO=destaca-escritor-italiano-respuesta-de-cuba-a-provocacion-de-eeuu&fbclid=IwAR3Z4Q5ioJwydA4nk2GS70cmV-HQG4oEo5_n3Ggi5Y9fC4WAfpPfhzGoRbY">https://www.prensa-latina.cu/index.php?o=rn&id=463060&SEO=destaca-escritor-italiano-respuesta-de-cuba-a-provocacion-de-eeuu&fbclid=IwAR3Z4Q5ioJwydA4nk2GS70cmV-HQG4oEo5_n3Ggi5Y9fC4WAfpPfhzGoRbY</a><br /></span></p><p><br /></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-60439992600593603422021-07-13T13:40:00.022+02:002021-07-13T14:00:26.518+02:00Las calles son de los Revolucionarios<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcIkhHQqH9krWvmSNbgtthKBDiHhSV7MN2TRiVp2Sj0Mm9gnObm3yYTji4XC7TdZ1__L2jv7uSMPzDMwzK-6fw_M6-H_wFAt2BhvDsScnotQimjWgk60xABKPxZtYiem1yEj4UdFre6VUT/s482/cuba.bmp" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="482" data-original-width="456" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcIkhHQqH9krWvmSNbgtthKBDiHhSV7MN2TRiVp2Sj0Mm9gnObm3yYTji4XC7TdZ1__L2jv7uSMPzDMwzK-6fw_M6-H_wFAt2BhvDsScnotQimjWgk60xABKPxZtYiem1yEj4UdFre6VUT/s320/cuba.bmp" /></a></div><p class="MsoNoSpacing"><span style="background-color: black; color: white;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Ancora una volta, in
questi giorni difficili, i cubani hanno dato prova di essere “con” e “per” la
Revolucion. Se gli Stati Uniti pensano di riuscire a piegare il popolo cubano
si sbagliano di grosso. I reazionari “DEM” non contenti di 60 anni di bloqueo e
del Covid (cha ha azzerato il turismo e quindi le “Entrate economiche”), hanno
provato a cavalcare il malcontento. </span>L'inchiesta conferma la
denuncia delle autorità cubane che si tratta di un'operazione concertata nello
spazio pubblico digitale, a cui "sono dedicate notevoli risorse, non è
qualcosa di improvvisato. È qualcosa di molto ben progettato, strutture e
agenzie degli Stati Uniti. con laboratori dedicati alla creazione di queste
condizioni e al raggiungimento dei loro obiettivi”.</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: black; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="color: white;">Non è stato difficile, per
gli analisti, (tra tutti Julián Macías Tovar, noto analista spagnolo) scoprire
che l'operazione messa in piedi ha fatto un uso intensivo di robot, algoritmi e
account recentemente creati per l'occasione, con l'obiettivo di abbinare i
messaggi emessi dai referenti della campagna manipolativa. Il primo account che
ha utilizzato l'HT #SOSCuba relativo alla situazione del COVID nel Paese è
stato quello situato in Spagna . Ha pubblicato più di mille tweet sia
il 10 che l'11 luglio, con un'automazione di 5 retweet al secondo. Il
ricercatore indica come uno dei referenti dell'operazione l'argentino
Agustín Antonetti, che fa parte della destra Fundación Libertad . Antonetti
ha partecipato attivamente alle campagne di bufale e bot sui social network
contro i processi di sinistra in America Latina, tra cui quello del boliviano
Evo Morales e del messicano Andrés Manuel López Obrador. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: black; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="color: white;">La seconda fase ha
coinvolto gli artisti per partecipare con un tweet con HT #SOSCuba, Per fare
ciò, è stato lanciato un tweet che ha ricevuto più di 1.100 risposte. Una
cosa sorprendente è che se analizzi quelle risposte, quasi tutte provengono da
account appena creati o non hanno più di un anno. Dal 10 all'11 luglio
sono stati creati più di 1.500 account che hanno partecipato all'operazione con
l'hashtag #SOSCuba. I media internazionali si sono fatti carico dopo aver
reso visibile la campagna articolata con gli artisti. Domenica 11 luglio,
con centinaia di migliaia di tweet e la partecipazione di molti account di
artisti, l'etichetta è diventata una tendenza mondiale e in diversi paesi, a
quel punto la prima manifestazione a San Antonio de los Baños, pubblicata dagli
Stati Uniti, ha avuto luogo.Uniti dal racconto del nome Yusnaby con migliaia di
RT. Come sottolinea Tovar: "Curiosamente Yusnaby (US Navy) è di gran
lunga l'account che esce di più nei miei thread, perché è uno dei modelli di
account falsi automatizzati che diffondono bufale e campagne di odio. Se cerchi
il mio @ + Yusnaby troverai numeri infiniti".<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: black; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="color: white;">Un altro elemento molto
visibile dell'operazione è l' uso massiccio di account di registrazione,
con matrici molto comuni in altre campagne internazionali come il golpe
boliviano, o la presenza attiva di vocalist di destra latinoamericana come
Tertsch, Cabal e Tuto Quiroga.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: black; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="color: white;">Tovar denuncia anche l'uso
di immagini o eventi manipolati in altri paesi e l'articolazione del funzionamento
delle reti con vari media di destra nel continente.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: black; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="color: white;">Ancora una volta, però quest'onda
di fango e frustrazione si sono infranti sul più resistente degli scogli: la
forza del popolo cubano. "Las calles son de los Revolucionarios",
questa è stata la parola d’ordine con cui ogni cittadino si è stretto intorno
al proprio governo. Migliaia di cubani sono scesi per le strade, chiamati dal
Partito Comunista de Cuba, seguendo il Presidente Miguel Diaz Canel che, attraversando
a piedi la zona considerata l'epicentro della protesta, San Antonio de los
Baños, ha ripercorso le gesta di Fidel Castro che, nel 1994, incontrò senza
scorta i “balseros” al malecon de l’Habana, intenzionati ad abbandonare
l’isola. Un gesto di "confianza" nel prestigio della Rivoluzione che nessun
giornale occidentale “allineato” ha riportato, puntando i riflettori solamente
su quello che il padrone a Stelle Strisce gradisce. Ma ormai a questo siamo
abituati. Così come abbiamo fatto il callo alle reazioni di certi "RAVANELLI
SINISTRATI" nostrani che in nome di una “Immaginaria difesa della libertà
di popolo” finiscono sempre per ritrovarsi sul carro dell'imperialismo
statunitense e tralasciano di vedere i danni del liberismo imposto dall’Europa
dei banchieri. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: black; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="color: white;">Ma noi sappiamo che la rivoluzione
cubana è altro. E’ difesa dei valori. Cibo per tutti, Istruzione diffusa,
Sanità all’avanguardia e generatrice di invidia gratuita da chi, da secoli,
sfrutta i popoli nel nome del dio denaro. </span></span><span style="background-color: black; color: white;">Non abbiamo altro da aggiungere. Un saluto alla cubana: hasta la victoria…</span></p>
<p class="MsoNoSpacing"><span style="text-align: justify;"><span style="background-color: black; color: white;">LINK:</span><span style="background-color: white;"> </span></span><a href="http://www.cubadebate.cu/noticias/2021/07/12/investigacion-confirma-la-perversa-operacion-de-redes-sociales-contra-cuba-lanzada-desde-el-exterior/?fbclid=IwAR3O0oDQ6X8H0DYqVAktF4oMYKIdZYdP3XrsT0RZ-kZTJ5P4mHnghoavveQ" style="text-align: justify;">http://www.cubadebate.cu/noticias/2021/07/12/investigacion-confirma-la-perversa-operacion-de-redes-sociales-contra-cuba-lanzada-desde-el-exterior/?fbclid=IwAR3O0oDQ6X8H0DYqVAktF4oMYKIdZYdP3XrsT0RZ-kZTJ5P4mHnghoavveQ</a></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-80297384754410566502020-12-06T16:43:00.001+01:002020-12-06T16:43:20.799+01:00I segreti di Tripoli - I booktrailer<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dw8WOetpfsJy5DsPYwPgz0KskfcQBVJQVP0khB0hv4xYBbIhD6F3XK93iF_rULYRmzzXgrK-2vAdWrQn29gGg' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwzfAdmhNpJoG2S70z5BZptbcqTWHBL3lsElgxy1bOfG8xOhTb72FwDNV91EdgsAoSKm2U-tzB77L7Rg5jxUA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dzoRnXrZxC_7oDhV6c2sOWKU8F4-KSCVNF2f016Si9jYrFdOYBz-CCGPIW6_HbaIwgXb0rw7Re57GsQx-idqA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><br /><p></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-85108655550678381662020-09-11T10:11:00.004+02:002020-12-06T11:05:13.505+01:00I SEGRETI DI TRIPOLI - Seconda storia in Libia ai tempi del Fascismo<p class="MsoNoSpacing"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYFhrOAq6hSNq0D_klA9sir__1bhUbsHX-jtuuZxgWKTOcT4odK2sFpd7g2mIxuDnD36QAcqK23O6jibOPCFxA28EWkgPfB5DRrBVfRzNhZ0zpNGC8EjNWNu4Gz4Yxwfh2EN8WxIvglIze/s480/Copertina+I+segreti+prova+riduzione.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="360" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYFhrOAq6hSNq0D_klA9sir__1bhUbsHX-jtuuZxgWKTOcT4odK2sFpd7g2mIxuDnD36QAcqK23O6jibOPCFxA28EWkgPfB5DRrBVfRzNhZ0zpNGC8EjNWNu4Gz4Yxwfh2EN8WxIvglIze/s320/Copertina+I+segreti+prova+riduzione.jpg" /></a></div>Tripoli. 11 settembre 1940: L’attacco italiano
all’Egitto scattò sotto forma di avanzata frontale. L’Europa bruciava e
intanto intonava con una sola voce Deutschland, Deutschland über alles, ma in
Libia si ascoltava un’altra musica. Dopo la morte di Balbo, il comando delle
operazioni era passato nelle mani del maresciallo Graziani che aveva chiesto subito
rinforzi. Da Roma erano arrivate però solo parole di incitamento e le certezze
di una vittoria sicura. Filippo Razzali, ex ufficiale dell’esercito
italiano durante la pacificazione della Cirenaica, disertore e autoesiliato,
viene rintracciato da un colonnello dei Servizi Segreti: “Per una faccenda che
mi assilla nel profondo”. Alla domanda: “Perché proprio io?” – Razzali
troverà presto la risposta grazie a una serie di indizi che lo condurranno
dapprima nel deserto infuocato nell'oasi di Giarabub e poi nei segreti di
Tripoli, la città in cui tutto sembra sotto controllo ma che può diventare da
un momento all’altro una polveriera, sulle tracce di una sua vecchia conoscenza
per riscattare un debito d’onore. Fra thriller e spionaggio, l’originalità
della figura del capitano Razzali, paladino di principi solo in apparenza
superati, è rappresentata dal rispetto dei principi morali e l’obbedienza agli
ordini militari. Con una ricostruzione sapiente e drammatica tipica del giallo
d’azione bellico, il mistero e il complotto si mescolano alla minuziosa
ambientazione storica. Questo romanzo prosegue il filone letterario dell’autore
nel tentativo di far luce nel pozzo profondo e spesso dimenticato della grande
Storia d’Italia nella vicina terra libica, sponda dell’Impero voluto dal Duce,
in cui il vizio e il malcostume la fanno da padrone. <o:p></o:p><p></p>roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0Tripoli, Libia32.8872094 13.19133834.5769755638211578 -21.964911700000002 61.197443236178849 48.3475883tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-650442832481902942019-07-26T09:06:00.001+02:002019-07-26T09:06:51.230+02:00UN VENTO LONTANO SI LEVO' DA ORIENTE PER DIVENTARE UN URAGANO<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNoSpacing">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDdVkb1sKJO-KPx17VX5gEa7Asbj8TwBqpkViIYYvFNVDMp4SynYOYoGDrctKJ844R4qkvOO5BnCgV6uXEbfIgZyGBiXoe1PqntBqc-NYpGdmzflpYxTe0_zpLL3i95UFoZhdYlQi_1II_/s1600/26+7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="166" data-original-width="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDdVkb1sKJO-KPx17VX5gEa7Asbj8TwBqpkViIYYvFNVDMp4SynYOYoGDrctKJ844R4qkvOO5BnCgV6uXEbfIgZyGBiXoe1PqntBqc-NYpGdmzflpYxTe0_zpLL3i95UFoZhdYlQi_1II_/s1600/26+7.jpg" /></a>La società cubana pre-rivoluzionaria
era caratterizzata da grandi disuguaglianze e forti contrasti sociali. La
miseria più spaventosa della campagna conviveva con il boom di edifici, casinò
e hotel di lusso a L'Avana, con la droga, la prostituzione e il gioco d’azzardo.</div>
<div class="MsoNoSpacing">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
In primo luogo, la
Cuba pre-rivoluzionaria era caratterizzata da un alto livello di disoccupazione
e sottoccupazione. la situazione nelle città era grave, ma nelle campagne era
peggio . Il 65% dei lavoratori agricoli lavorava quattro o meno mesi
all'anno. A Cuba c'erano 500
mila disoccupati permanenti, 650 mila lavoratori agricoli disoccupati per più
della metà dell'anno, 90 mila lavoratori industriali disoccupati dello zucchero
otto mesi all'anno, a cui dobbiamo aggiungere 60 mila lavoratori scelti, 40
mila dal mondo delle costruzioni, 25 mila precari dalle aziende dei tessuti, 30 mila dalle calzature e molte migliaia di altri settori.</div>
<div class="MsoNoSpacing">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
In sintesi,
l'instabilità del lavoro era una delle caratteristiche della situazione
occupazionale a Cuba.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Gli studi condotti dalla Banca nazionale di Cuba hanno dimostrato che
nelle città il salario minimo non soddisfaceva i bisogni essenziali di una
famiglia, ad esempio, con un
reddito di 83 pesos al mese, 49 erano destinati al cibo e spesso il mese si chiudeva con un debito medio di sei pesos, se si tiene conto dell'elevato numero di lavoratori
con un reddito inferiore a 75 pesos al mese. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Nel gergo popolare
urbano della Cuba pre-rivoluzione questo stile di vita era chiamato frase
"vivendo inventandola" che rifletteva l'instabilità del lavoro e le
condizioni di vita precarie.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
La società
neocoloniale cubana era basata su una forza lavoro abbondante. Sebbene la famiglia popolare spendesse dal 60 al 70% del
proprio reddito per il cibo, l'alimentazione era tutt'altro che soddisfacente. La dieta di
base era basata su combinazioni di riso e fagioli. Un computo ACU ha rivelato che solo l'11% delle famiglie aveva latte a disposizione, il 4% la carne, il 2,12% le uova e solo l'1% poteva cibarsi di pesce.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Questo tipo di cibo
si rifletteva sulla salute delle persone e in particolare dei bambini. Un terzo della popolazione soffriva di parassitismo intestinale . Nelle campagne,
il 14% degli agricoltori aveva sofferto di tubercolosi. La rete
sanitaria pubblica era principalmente urbana ( solo l'8% della popolazione rurale riceveva cure mediche ) ed
era composta da 87 ospedali e 161 case di riposo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Il paese aveva un
medico e 3,3 letti per mille abitanti. Nella Cuba dei
tempi dell'assalto al Moncada c'erano più di un milione di analfabeti, concentrando il
maggior numero nelle province di Las Villas e Oriente. La metà dei bambini
in età scolare non ha frequentato la scuola e sul campo quella percentuale era
molto più alta. L'unica istruzione
che aveva una presenza rurale era la scuola primaria, c'era un
deficit di 10 mila aule scolastiche.</div>
<div class="MsoNoSpacing">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Quello che non mancava a Cuba era una
tradizione di lotta armata, al punto che nella visione popolare era possibile
identificare l'essere un sostenitore della lotta armata con l'essere
rivoluzionario e, nelle circostanze del colpo di stato, alcuni gruppi
dell'opposizione iniziarono traiettorie cospiratorie, per parte di erano un
semplice gioco di insurrezione per mantenere il loro capitale politico, ma c'erano
anche elementi onesti che comprendevano la natura del regime di Batista.</div>
<div class="MsoNoSpacing">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
L'agitazione degli
studenti fu rapida. Il FEU ideò e sviluppò diverse attività, tra cui il giuramento
della costituzione abrogata da Batista, la marcia delle torce e altre manifestazioni
di ripudio regime. Nel febbraio
del 1953, cadde il primo martire universitario: Rubén Batista Rubio. Nel paese cominciò a prendere forma una
situazione di effervescenza politica che non trovò un canale adeguato. Nel
mezzo dell'atonia che dominava il Partito ortodosso, le sue masse
assomigliavano a un esercito senza capitani. Il settore giovanile era
costituito nella trincea delle posizioni più radicali, e Fidel percepì il potenziale rivoluzionario che esisteva nel
mezzo di quella gioventù e che il momento politico richiedeva forme di lotta
radicali che i partiti tradizionali non erano in grado di affrontare, quindi si
dedicò alla creazione di un'organizzazione in grado di rispondere a questa
domanda.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Tra la metà del
1952 e l'inizio del 1953, fu organizzato "El Movimiento", con celle
in diversi comuni della vecchia provincia dell'Avana: Marianao, Santiago de las
Vegas, Nueva Paz, Madruga e in alcuni quartieri di La Capital, e a Guanajay ,
Artemisa e San Cristóbal nella provincia di Pinar del Río.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Il movimento era
strutturato come un'organizzazione cellulare, segreta, selettiva e a compartimenti. Consisteva in una direzione nazionale composta da due
comitati, uno militare e l'altro civile, che raggiungevano circa 1.500 giovani,
di cui 165 selezionati per gli assalti alla caserma Moncada e alla caserma
Bayamo. La provincia di
Oriente fu scelta a causa della sua grande tradizione di lotta, in essa erano
iniziate le guerre di indipendenza e si basava sullo scopo che una volta presa
la caserma, le armi sarebbero state distribuite al popolo e una lotta da est a
ovest avrebbe iniziato che commemorerebbe l'invasione della guerra del 95.</div>
<div class="MsoNoSpacing">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
C'era parte delle
masse popolari, specialmente nei giovani, la convinzione che solo attraverso le
armi la dittatura di Batista sarebbe stata abbattuta e esisteva la percezione della fiducia nella risposta della gente, tanto che durante il
processo per gli eventi del Moncada Fidel dichiarò: "Se Moncada fosse caduto nelle nostre
mani anche le donne di Santiago de Cuba avrebbero brandito le loro armi" .<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Dietro l'azione
armata c'era una concezione rivoluzionaria degli obiettivi della lotta, quindi
l'arsenale dei rivoluzionari aveva cinque progetti di legge che costituivano il
nucleo centrale di un cambiamento radicale nel paese. A causa di fattori
imprevisti l'assalto alla caserma Moncada fallì, i dettagli degli eventi sono
ampiamente noti, costituendo una battuta d'arresto militare, ma fu comunque un
successo politico. In primo luogo
perché rispose a un desiderio della maggior parte dei giovani del tempo,
dimostrando cioè che era possibile organizzare davvero un'azione armata contro
la tirannia.</div>
<div class="MsoNoSpacing">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Con l'assalto alla Caserma Moncada del 26 luglio
1953, un nuovo gruppo composto principalmente da giovani veniva inserito
nella vita politica di Cuba. Gruppo che non solo aveva dimostrato di essere in
grado di organizzare la lotta armata, ma anche di proiettarsi verso
il futuro, diventando un polo di attrazione per tutte le persone.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Con la Moncada si poté assistere alla riunione delle tradizioni della lotta
armata del popolo cubano , dando
così continuità alle guerre di indipendenza e alla Rivoluzione del 30.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
È importante notare
che nell'ideologia dei moncadisti era presente il progetto della Repubblica
marziana, che rese questa continuità più solida.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Con il gruppo Moncada, Fidel iniziò a definirsi il leader del
popolo cubano .<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Il Moncada
significava il crollo della politica tradizionale. Era emersa una nuova
alternativa che, con i necessari adattamenti tattici, avrebbe ottenuto la
vittoria il 1 ° gennaio 1959, quando per la prima volta il popolo cubano iniziò
a essere libero e indipendente. Cuba, che è stata l'ultima colonia
spagnola ad accedere all'indipendenza, è stata la prima nazione in America
Latina ad essere libera dall'imperialismo, la vittoria non fu facile e
nemmeno lo è stato mantenere l'indipendenza. La Revolucion ha resistito nonostante il blocco, la guerra economica e la politica delle
aggressioni che i presidenti nordamericani, che si sono succeduti, hanno applicato, mantenuto e rinforzato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Il vento, all'inizio leggero, alla fine
si trasformò in uragano e alla fine, la notte del 31 dicembre del 1958, i cubani
scesero in piazza al grido “Batista ha huido”.<br />
Batista fuggi insieme ai mafiosi
arrivati dagli States e oggi a Cuba, grazie al valoroso popolo cubano, sventola ancora una bandiera di speranza, agitata dall'uragano chiamato <br />
Movimiento 26 de Julio…</div>
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<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: 19.2pt; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
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<br />roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-20923662754893534212019-07-08T11:21:00.004+02:002019-07-08T11:21:59.897+02:00PRENSA LATINA NEL CASTELLO ERRANTE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRgXgFIy77eCUba70RTHeVpMrW0kgHh6vFoLJht6XX1QuSkuixhPgnmK60f4sEZkmMuOpeiZb3PKll8kg1908ya7ck3JboINPqZJtiPvoe9YCHEgQMwhwSQVR-wAK_4qEF44yA2XZOM93w/s1600/pl.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="626" data-original-width="796" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRgXgFIy77eCUba70RTHeVpMrW0kgHh6vFoLJht6XX1QuSkuixhPgnmK60f4sEZkmMuOpeiZb3PKll8kg1908ya7ck3JboINPqZJtiPvoe9YCHEgQMwhwSQVR-wAK_4qEF44yA2XZOM93w/s320/pl.jpg" width="320" /></a>Roma, 8 lug<br />
Con la partecipazione di giovani registi provenienti da 10 paesi <br />
dell'America Latina continua oggi la terza edizione annuale del '' International Film Residence Castello Errante ''.<br />
Il tema centrale della formazione e della produzione audiovisiva, è 'Il confine' nel suo etimologico, storico, culturale e significato simbolico come l'autore del progetto, Adele Dell'Erario detto che le informazioni sull'evento pubblicato sul suo sito web www.castelloerrante.ric.it.<br />
Castello Errante vuole contribuire al superamento dei confini attraverso la scoperta delle proprie identità e la ricchezza di scambi che l'arte è in grado di praticare.<br />
La terza edizione del corso si riunisce tutto il mese nella città medievale di Torri in Sabina, un piccolo paese situato a circa 66 chilometri a nordest di Roma, anche se le attività qui svolte presso il Centro Sperimentale di Cinematografia-Escuela Nacional de Cine, una delle istituzioni sponsorizzazione.<br />
collabora anche con il progetto America Latina Italo dell'Istituto e le ambasciate di Argentina, Cile, Costa Rica, Cuba, Guatemala, Messico, Nicaragua, Perù, Repubblica Dominicana e Uruguay, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il governo Regione Lazio.<br />
Con la gestione attiva della Ambasciata di Cuba in Italia, alla presenza culminata nella riunione del regista José Luis Aparicio sette cortometraggi inviati dal giovane Visualizza dell'Istituto Cubano d'Arte e Industria Cinematografica, per un dibattito sul cinema quel paese.<br />
Una proposta dalla missione diplomatica dell'isola, lo scrittore italiano Roberto Fraschetti ha tenuto una conferenza sul tema, legato alla storia di Cuba e la sua Rivoluzione, con l'accento sulla importanza di mantenere invariati i 'confini' quando si tratta di Onestà e creazione intellettuale.<br />
Inoltre, il giorno dopo domani è in programma un concerto del famoso pianista cubano Marcos Madrigal, presso il Santuario di Vescovio a Torri in Sabina, con pezzi di suoi compatrioti Ernesto Lecuona, José María Vitier e Aldo Lopez Gavilan, insieme ad altri Moses Venezuela Moleiro e l'argentino Alberto Ginastera. (tratto da Prensa latina - tgi/fgg)roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-12872571407400723352019-07-05T09:59:00.002+02:002019-07-05T10:01:37.800+02:00OSPITE DEL CASTELLO ERRANTE <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRsg0wHqqD0fJF8BsuJSvn078iCdyL3x4WUX5oXdsOG2M6aqae1zpQGWvpgZzicnBoaSLsNVsMB5vNew_BSdj4csRhHyeKDV9B7fpij3hfZR1VgfF4yINFrgiRUzBhHtSsX1ol1rlnCWaj/s1600/cubacultura.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="594" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRsg0wHqqD0fJF8BsuJSvn078iCdyL3x4WUX5oXdsOG2M6aqae1zpQGWvpgZzicnBoaSLsNVsMB5vNew_BSdj4csRhHyeKDV9B7fpij3hfZR1VgfF4yINFrgiRUzBhHtSsX1ol1rlnCWaj/s320/cubacultura.jpg" width="320" /></a></div>
Ospite del Castello Errante La casa internazionale del cinema. Con gli studenti del 3 corso abbiamo parlato di "CONFINI E RIVOLUZIONI" e naturalmente di CUBA che continua ad essere l'esempio da seguire, degli uomini che hanno fatto la Storia in un secolo e mezzo di lotte continuano a essere lo specchio morale e l'esempio da seguire. Fidel, Ernesto Guevara, Camillo Cienfuegos e prima ancora Toni Guiteras e Julio Mella...ognuno con il proprio carattere ma con la stessa incorruttibilità e con i desiderio di "CAMBIARE CIO' CHE VA CAMBIATO". In chiusura ho citato Pier Paolo Pasolini. un altro esempio che non ha mai ceduto alle sirene del Potere e che non, mai spostato la sua linea di confine morale e i cui pensieri continuano ad essere un monito per le generazioni di giovani intellettuali. Un grazie particolare al popolo cubano e agli amici dell'ambasciata di Roma.roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-46492749078417737312019-04-25T23:19:00.000+02:002019-04-25T23:19:57.631+02:00LA MIA INTERVISTA A CUBADEBATE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZwzVP4xAtiB7R0hMN9b0fEV3IlyHZt_zumJOIXWp3bk83F0i2ZCeiVnd5liY6MQ1RsSv3iKnkY-pgwtNzeDhJMjTWxBSgiIK70E17g300lNvQnryzuHK5e6LqW4KtlCMv9rKqe2CpvOGx/s1600/cdebate.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="980" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZwzVP4xAtiB7R0hMN9b0fEV3IlyHZt_zumJOIXWp3bk83F0i2ZCeiVnd5liY6MQ1RsSv3iKnkY-pgwtNzeDhJMjTWxBSgiIK70E17g300lNvQnryzuHK5e6LqW4KtlCMv9rKqe2CpvOGx/s320/cdebate.jpg" width="320" /></a><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<strong><span style="border: none 1.0pt; color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; padding: 0cm;">“Noi
dobbiamo dire qui quella che è una verità conosciuta, che l’abbiamo espressa
sempre davanti al mondo: fucilazioni, sì, abbiamo fucilato, fuciliamo e
continueremo a fucilare”. Ernesto Che Guevara, ONU, 1964 </span></strong><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<strong><span style="border: none 1.0pt; color: #333333; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10.5pt; padding: 0cm;"><br /></span></strong></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
“Mi chiedi perché su altre realtà africane o sudamericane ho scritto solo
un libro ed invece su Cuba quattro? Dipende dalla prima volta che sono stato in
questa Isola Ribelle, quando ho scoperto il suo popolo fiero, che non si è mai
piegato all’Imperialismo, ed è nata una passione che dura ancora oggi!”. Chi mi
sta raccontando del suo amore per Cuba è lo scrittore romano Roberto
Fraschetti, che quest’anno ha presentato qui a la Feria del Libro de L’Avana il
quarto libro della saga dei Gutierrez, “Il vento prima del vento”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
“In realtà io pensavo scrivere solo un libro su Cuba, che è poi diventato
l’ultimo, e quando ho incominciato a studiare la storia dell’Isola ho scoperto
che effettivamente tutte le Rivoluzioni cubane sono connesse da un filo e
quindi dopo aver scritto il quarto, sono tornato alle origini della famiglia
Gutierrez, cioè a Universo Diaz, un impertinente latin lover ed impenitente
giocatore d’azzardo, amante della buona vita, che da Sevilla, nel 1838, si
imbarca verso Cuba”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
Roberto mi racconta che ha conosciuto Cuba per la prima volta nel 2006,
dopo essere stato in Perù a presentare un libro sulla Bolivia e sulla foresta
dell’Amazzonia. Un poco annoiato dalla vita culturale del Perù, decide di
andare a Santiago di Cuba, invitato da Ermanno, un “quasi” fratello. Qui,
l’isola ribelle lo colpisce a fondo ed immediatamente incomincia il quarto
libro della saga. Ma ritornato in Italia scopre il filo rosso che unisce dal
1868, passa per l’espulsione degli spagnoli alla fine del 19º secolo, transita attraverso
gli anni 30 per arrivare alla data chiave: 1º gennaio 1959. Partendo da
Universo, ha raccontato la storia di cinque generazioni, tutti personaggi
immaginari che però hanno come telone di fondo la vera storia di Cuba.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
“Sono convinto che un vero scrittore, indipendentemente da dove è nato,
quando arriva a Cuba, la respira, la vive e sente da subito il bisogno di
scrivere su di lei, ogni attimo è un impulso così forte che si sente la
necessità di captarlo e fissarlo su un foglio. Vedere questo mio fratello di
lotta, un vero comunista che ha fatto mille battaglie, già avanti negli anni,
che è ancora capace di commuoversi quando ascolta un son o un danzon ne La Casa
de la Trova è come un flash che non cancelli più”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
“Per me è stato interessante scoprire i legami tra la storia italiana e
quella cubana, i due dittatori, Machado e Mussolini, la mafia italiana
esportata negli USA che faceva da padrona sull’isola e poi il vento della
Rivoluzione che ha messo tutto a posto. Noi, invece in Italia non abbiamo avuto
questo vento, siamo passati ad essere schiavi degli statunitensi dopo la
seconda guerra mondiale…noi non abbiamo avuto Fidel!”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
“Il fatto di far conoscere la vera Cuba in Italia è importante, perché
purtroppo la nostra stampa è totalmente allineata a destra, a parte poche luci
solitarie, su Cuba sempre dichiarano che il popolo sta morendo di fame, non
riconoscono la sua educazione, il sistema sanitario, l’efficacia nella
ricostruzione, come per il tornato di gennaio di quest’anno…..noi che abbiamo
ancora la maggioranza degli italiani che non hanno visto niente della
ricostruzione dopo il terremoto di Amatrice, accaduto quasi tre anni fa,
nell’agosto del 2016!!!”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
“Ma sai che adesso gira una voce in Italia che Mussolini è stato l’unico
che ha sconfitto la mafia???”, mi racconta Roberto quasi incredulo, ed io gli
rispondo che credo che in Italia, dopo il 25 aprile 1945, l’unico enorme errore
che abbiamo fatto noi italiani è stato quello di deporre le armi troppo presto
e permettere che loschi personaggi opportunisti “si siano cambiati la maglietta
del partito” e siano apparsi sull’altra sponda.<br />
Fidel ed Ernesto Che Guevara, con il loro grande cuore e la loro visione del
futuro, la loro grande morale, non hanno permesso che questo succedesse a Cuba.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
“La stampa di destra, adesso non solo attacca Cuba, sta facendo un
disastro anche con Venezuela, perciò bisogna continuare a denunciare le
menzogne e la fake news, e per questo credo che la cultura sia la chiave. Non
posso solo accontentarmi di dire ‘Viva Fidel’, come scrittore, devo essere
conseguente!”. “Purtroppo adesso, è difficile difendere i presidenti come
Maduro perché anche le parole che usi devono essere scelte con attenzione, in
Italia per esempio non puoi usare parole ‘socialismo’, ‘comunismo’ od ‘antimperialista’
perché ti tacciano di obsoleto, che sono parole del XX secolo che non esistono
più!”<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
Per concludere, Roberto sottolinea ancora una volta la grandezza morale di
Fidel Castro, per spiegare la forza di Cuba, “quando è morto ho visto le file
interminabili della gente piangendo, perché, a favore o no, sapevano che se ne
era andato un grande leader. E questo serve a spiegare il perché di tante cose
in Italia….alla fine, loro, i cubani, ce l’hanno avuto e noi no!”. (Ida Garberi) </div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
LINK: <a href="http://it.cubadebate.cu/notizie/2019/04/25/roberto-fraschetti-il-grande-vento-della-rivoluzione-rimette-tutto-posto/?fbclid=IwAR0s4nb2yQ3jxh5aLIW8twT8JCdNnyt6Uwk6dTkehlp5V_DgBFRS6mnAc60" target="_blank">http://it.cubadebate.cu/notizie/2019/04/25/roberto-fraschetti-il-grande-vento-della-rivoluzione-rimette-tutto-posto/?fbclid=IwAR0s4nb2yQ3jxh5aLIW8twT8JCdNnyt6Uwk6dTkehlp5V_DgBFRS6mnAc60</a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-align: justify; text-align: start; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;">
<br /></div>
<br />roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-75060338899506933142019-04-18T10:26:00.002+02:002019-04-18T10:26:46.306+02:00Los lugares de los Gutierrez: La Habana, la fuente de la India<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipJIYVbaYIIunIEuhErv6qzwjX-ZJ8kkG68PXSQwIFHYNNFoJB8_Lj_kzooChPph8BX3K941JrUb5o5GcEAYVpgjVutGlGTZ0mvCed59ofVzSdAQnMz3IpPsSEoiwivrw9VWnnd6vpitOQ/s1600/DSC_5148.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipJIYVbaYIIunIEuhErv6qzwjX-ZJ8kkG68PXSQwIFHYNNFoJB8_Lj_kzooChPph8BX3K941JrUb5o5GcEAYVpgjVutGlGTZ0mvCed59ofVzSdAQnMz3IpPsSEoiwivrw9VWnnd6vpitOQ/s320/DSC_5148.JPG" width="213" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Estaba
esperando a Yara delande de la estatua Fuente de la India desde hacía un cuarto
de hora.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La ví llegar.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Vestía pantalones y chaqueta de lino
blanco.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Las grandes gafas de sol le escondían
el rostro pero la sensualidad quedaba inalterada.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Bajé de la Ford
y le abrí la puerta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“¿Me perdonas
por el atraso?” – preguntó con aire culpable.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">La ayudé a
subir y agregué:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Si no te molesta
podemos abrir la capota”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“Me parece una
buena idea” – respondió.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Estaba
radiante.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Sentía su mirada sobre mí y
esto me avergonzaba.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ella parecía intuír
mi titubeo:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“He pensado que habrías
cambiado idea – dijo – sobre este encuentro”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Con unos
golpecitos arreglé la capota y volví al puesto de guía.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Hablamos como
de costumbre: la vida en Cuba, la pobreza de la isla, la lejana Italia y el
frío de su Invierno; era una manera para olvidar el asunto del encuentro con el
comisario.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“¿Dónde
vamos?” – pregunté.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Con todo lo que
había pasado no había tenido tiempo para elegir un lugar.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Tenía claro que teníamos que ser
prudentes.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Salía con una mujer de la
alta sociedad, seguida de “paparazzi” y de agentes de los servicios
secretos.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Yo venía vigilado por la
Policía.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ella, heredera de un hombre
muerto en un asalto.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Las posibilidades
de meterse en otros problemas crecían en forma exponencial.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Fue ella a
sugerir:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“A mi lugar favorito”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Sonreí,
pensando que me estaba llevando a un lugar que para ella tenía un significado.<span style="color: red;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“¿Tú tienes un
lugar particular en tu ciudad? Un lugar que tenga un valor particular único. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Un café, un mirador, una playa o una pizzería”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Tenía una
mirada de niña.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Y en fondo, pensé, a
pesar de todo, lo era todavía:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“Cada uno
en la vida tiene un lugar especial” – le respondí.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“Verás, te va
a gustar.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Anda hacia los Almendares”<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Seguí la calle
que pasaba por la orilla del mar y me dirigí hacia el río.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“Pero no puedo
quedarme hasta muy tarde” – agregó con una pizca de sonrisa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“Tampoco
yo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Tengo cita con Fernández” –
respondí, intuyendo en su actitud una forma de desilución parecida a la mía, que
nos acercaba volviéndonos cómplices durante el tiempo breve que<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>pasábamos juntos.<o:p></o:p></span></div>
<br />roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-35035205886933588552019-04-17T12:37:00.002+02:002019-04-17T12:38:28.225+02:0017 aprile del 1961 a Playa Giron si consuma la disfatta imperialista<br />
<div class="MsoNoSpacing">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhevRECl0uSNlZSoiHbajlNPrcSZaPbmw_BeuRUv-hzToYpng4oPn8Q5p6y1RmokWAB75eq1ETxors_ooBMlxK5YrZQnKbEfKiUJRE7HVvjbIDLehuy1bW-slZWL_QlDlctXQieLpZldKqs/s1600/fidel-giron.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhevRECl0uSNlZSoiHbajlNPrcSZaPbmw_BeuRUv-hzToYpng4oPn8Q5p6y1RmokWAB75eq1ETxors_ooBMlxK5YrZQnKbEfKiUJRE7HVvjbIDLehuy1bW-slZWL_QlDlctXQieLpZldKqs/s200/fidel-giron.jpg" width="200" /></a>La storia è nota. </div>
<div class="MsoNoSpacing">
Dopo tre giorni di tentativi gli
Yanquis tornarono a casa con la coda tra le gambe. Molteplici i motivi della
disfatta non ultimo la fierezza del popolo cubano e la lungimiranza tattica del
jefe Castro. Quello che però viene spesso ignorato è che tra marzo e aprile
1962 si tenne il processo contro i mercenari di Girón, che furono condannati
alla perdita della cittadinanza cubana e al risarcimento di 62 milioni di pesos
per il danno materiale causato a Cuba. L’importo non pagato si sarebbe
trasformato in 30 anni di carcere con il lavoro fisico obbligatorio per tutti
loro come risarcimento. Ma il governo cubano indicò anche una diversa
possibilità dichiarandosi disposto a scambiare i prigionieri degli Stati Uniti
in cambio del rilascio di un uguale numero di patrioti spagnoli, nicaraguensi,
guatemaltechi e portoricani imprigionati per reati politici, per aver combattuto
il fascismo, il razzismo, il colonialismo, la tirannia e l'imperialismo nei
loro rispettivi paesi. Non ci fu risposta a quella alternativa a
dimostrazione di quanto interessi agli americani la vita di chi combatte con la
divisa a Stelle e Strisce.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-M7ytJ0rk2ued3nyyqgF3z9LPMKIk6ktaLcnWl5mWddusKGO1nQhsphFdNJVLLuUZRMOyDCNniTkAUSzFwNwFG92GAylVEMm-gQQJM72X2Zz8adHIIsCeKFpIi3Fp9G71SzBTNPWZwJs-/s1600/giron-combate.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="675" height="118" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-M7ytJ0rk2ued3nyyqgF3z9LPMKIk6ktaLcnWl5mWddusKGO1nQhsphFdNJVLLuUZRMOyDCNniTkAUSzFwNwFG92GAylVEMm-gQQJM72X2Zz8adHIIsCeKFpIi3Fp9G71SzBTNPWZwJs-/s200/giron-combate.jpg" width="200" /></a></div>
Alla fine, il governo Cubano accettò di scambiare i
prigionieri con una quantità di cibo e medicine per bambini, il cui valore era
uguale al totale del risarcimento richiesto.<br />
<div class="MsoNoSpacing">
Fu questa la prima volta nella storia di un indennizzo
pagato dagli Stati Uniti. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
(fonte RadioEnciclopedia)</div>
<br />roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-59580934350127202332019-04-02T10:30:00.000+02:002019-04-02T10:30:22.646+02:00I luoghi dei Gutierrez: L'Avana, la Fuente de la India<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj7CKn1vnPe70xcJmE5gkWUOzuCPTZbIOifJhBnkkv99CYhvZW_V2ifj911OgR-o15noO_1k6oINoIOW3PmcTYaBoMhamhyquUAXBBPP3e2AMgik_TvZ9wtUUs9X6ByAIHCT45OxuDHDRN/s1600/DSC_5146.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj7CKn1vnPe70xcJmE5gkWUOzuCPTZbIOifJhBnkkv99CYhvZW_V2ifj911OgR-o15noO_1k6oINoIOW3PmcTYaBoMhamhyquUAXBBPP3e2AMgik_TvZ9wtUUs9X6ByAIHCT45OxuDHDRN/s320/DSC_5146.JPG" width="213" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Aspettavo Yara alla Fuente de la India da un
quarto d’ora. La vidi arrivare. Bellissima. Indossava
pantaloni e giacca di lino bianchi. I grandi occhiali scuri le nascondevano il
viso ma la sensualità rimaneva inalterata. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Scesi dalla Ford e aprii lo sportello. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
“Mi perdoni per il ritardo?” – domandò con aria
colpevole. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
La aiutai a salire e aggiunsi: “Se non ti disturba
potremmo togliere la capote”. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
“Mi sembra un’ottima idea” – replicò. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Era raggiante. Sentivo il suo sguardo su di me e questo mi
imbarazzava. Lei sembrava intuire il mio tergiversare: “Ho pensato che avresti
cambiato idea – disse – su questo incontro”. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Con qualche colpetto spianai la capote e tornai al posto
di guida. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Parlammo delle solite questioni: la vita a Cuba, la
povertà dell’isola, l’Italia lontana e nella morsa dell’inverno; era un modo
per dimenticare la vicenda dell’incontro con il commissario.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
“Dove andiamo?” – chiesi. Con tutto quello che era
successo non avevo avuto il tempo di scegliere un luogo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Capivo solo che avremmo dovuto essere prudenti. Ero con
una donna dell’alta società, seguita dai paparazzi e da agenti dei servizi
segreti. Io ero seguito dalla Polizia. Lei, erede di un uomo ucciso in un
agguato. Le probabilità di cacciarci in altri guai raddoppiavano in modo
esponenziale. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Fu lei a suggerire: “Al mio posto preferito”. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Sorrisi, pensando che mi stesse portando in un posto che
per lei aveva un significato. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
“Tu ce l’hai un posto particolare nella tua città? Un
luogo che ha un valore particolare, unico. Un caffè, un belvedere, una spiaggia
o una pizzeria”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Aveva lo sguardo da bambina. E in fondo, pensai,
nonostante tutto, ancora lo era: “Ognuno di noi nella vita ha un posto speciale”
– le risposi. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
“Vedrai, ti piacerà. Vai verso l’Almendares”. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Seguii la strada che costeggiava il mare e mi diressi
verso il fiume.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
“Ma non posso fare molto tardi” – aggiunse con un sorriso
appena accennato. 81<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
“Anche io. Ho appuntamento con Fernandez” – risposi, intuendo
nel suo atteggiamento una forma di delusione pari alla mia che ci avvicinava,
rendendoci complici, per il breve tempo da trascorrere vicini.<o:p></o:p></div>
<br />roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-38344017247041833482019-03-28T09:35:00.000+01:002019-03-28T09:36:37.727+01:00Los lugares de los Gutierrez: La Habana, hotel Nacional<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEAHHGy1daxMHZ6GdTUUXUunH97eFsGxefSgDVDVSfoaqRNltV3Vrn-k9pK60uo7KbNa7jfQNEtmV1pTDMR1JyV6aCnHRCK8oN2G8Ltrj5iawHCw6laXbBa-uwWIYMEbFpyWH1za2SOCnQ/s1600/Nacional.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="647" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEAHHGy1daxMHZ6GdTUUXUunH97eFsGxefSgDVDVSfoaqRNltV3Vrn-k9pK60uo7KbNa7jfQNEtmV1pTDMR1JyV6aCnHRCK8oN2G8Ltrj5iawHCw6laXbBa-uwWIYMEbFpyWH1za2SOCnQ/s320/Nacional.jpg" width="215" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">En los primeros meses del año 1952 Batista, con un
golpe de Estado muy bien preparado, había tomado el poder en una noche, sin
disparar ni una sola bala, suspendiendo la constitución, disolviendo los
partidos, prohibiendo las manifestaciones.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La administración Truman se había alineado, sin reservas, al lado del
dictador.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>El pueblo cubano, atónito, no
había reaccionado, a excepción de Castro que había afirmado:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“No existe nada de más amargo en el mundo que
el espectáculo de un pueblo que se duerme libre y se despierta esclavo”. </span><span lang="ES">El mundo político y aquel de los negocios,
acostumbrados a la corrupción, intuyeron que se estaba preparando un pastel
aparentemente sin límites. La apertura
de los cordones de la bolsa estatal era codiciada por muchos y, para quienes actuaban en las zonas
grises del tejemaneje entre comercio, política y corrupción, colaborar con el
hermano cercano a estrellas y barras no habría sido un problema. </span>Fue en aquel período que Batista manifestó
claramente su idea de sociedad y reclutó, como consejero para el juego de azar,
Mayer Lansky que, cuando le preguntaron si hubiera estado disponible en cambio de
25.000 dólares al año, respondió:
“Cuenten conmigo”. La idea de transformar la capital cubana en una
nueva Las Vegas circulaba ya desde hace tiempo entre los hombres fieles al boss
Salvatore Lucania, conocido como Lucky Luciano, y la ascención del Mulato
Lindo, sobrenombre dado al dictador años atrás, había resuelto buena parte de
los problemas. Luciano y Mayer Lansky, compañeros desde cuando eran muchachos en
busca de gloria, comenzaron a tejer la tela, seguros que los colegas de la
cúpula norteamericana los habrían apoyado.
Así fue que desde Cleveland llegaron los viejos amigos de la banda de
Mayfield Road, que con Lansky habían creado la Molaska Corporation a finales
del Prohibicionismo. Llegaron amigos
desde Las Vegas. Se agregaron los
representantes del grupo de Chicago.
Cinco familias de New York, New Orleans, Buffalo, Kansas City y
Pittsburgh viajaron con regularidad a La Habana, donde alrededor de las
piscinas se encontraban el hebreo polaco y el siciliano, Costello o
Genovese. No podía faltar a la llamada
Santo Traficante, el hombre de los ojos verdes que desde hacía tiempo se había
transferido a Cuba que, a pesar de su aspecto manso, era famoso por sus actos
violentos. Una reunión que había tenido un prólogo en
diciembre de 1946 cuando, en el Hotel Nacional, todos los representantes de las
familias se habían encontrado para una conferencia que había pasado a la historia de la mafia. Hombres en apariencia honestos y dedicados a
los negocios, ligados por lazos inseparables, decididos a actuar el Método,
como algunos llamaban al acuerdo ideado por Lansky, que consistía en el dividir
en tres partes los ingresos nocturnos: un tercio para pagar los gastos de la
sala, un tercio como ganancia y un tercio para girarlo a los altos cargos judiciales y gobernativos,
los que en cambio no habrían visto lo
que estaba pasando y habrían permitido a Lansky
de actuar sin problemas. Todos
reunidos alrededor de la idea de transformar La Habana en una ciudad donde no
se dormía nunca, seguros de que cuando el dinero iniciaría a circular, cada uno
habría tenido un pedazo de la torta. (El Viento antes del Viento)</div>
<br />roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-25783292695147702202019-03-22T10:02:00.002+01:002019-03-28T09:36:24.121+01:00I luoghi dei Gutierrez: La Habana, hotel Nacional <div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir9yzRGJvUNc2xt951L7W8RWHp2nF-8jIupG_Nx6vX40viQw_kV3Z6zakyFXGBQJbGYXuI_Hg0Y5BS0vB9T8Ux43qQe9aYTf13ZP2FUAUHKi3BRi8GwgftEAIKMDVKG_KeXEgeu84yu-Bs/s1600/DSC00099.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEir9yzRGJvUNc2xt951L7W8RWHp2nF-8jIupG_Nx6vX40viQw_kV3Z6zakyFXGBQJbGYXuI_Hg0Y5BS0vB9T8Ux43qQe9aYTf13ZP2FUAUHKi3BRi8GwgftEAIKMDVKG_KeXEgeu84yu-Bs/s320/DSC00099.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Nei primi mesi del 1952
Batista, con un colpo di Stato ben orchestrato, aveva preso il potere in una notte, senza sparare un colpo, sospendendo la Costituzione, sciogliendo i
partiti, proibendo le manifestazioni. L’amministrazione Truman si era
schierata, senza esitazioni, a fianco del dittatore.Il mondo politico e quello
affarista, abituati alla corruzione, intuirono che si stava apparecchiando una
torta in apparenza senza limiti. L'apertura dei cordoni della borsa statale
faceva gola a molti e per chi agiva nelle zone grigie dell'intreccio fra commercio,
politica e corruzione collaborare con il vicino fratello a stelle e strisce non
sarebbe stato un problema. </div>
<div style="text-align: justify;">
Fu in quel periodo che Batista
manifestò chiaramente la sua idea di società e arruolò, come consigliere per il
gioco d’azzardo, Mayer Lansky che, alla domanda se fosse stato disponibile in
cambio di 25.000 dollari annui, aveva risposto: “Puoi scommetterci”. L’idea di trasformare la
capitale cubana in una nuova Las Vegas circolava già da tempo tra gli uomini
fedeli al boss Salvatore Lucania, conosciuto come Lucky Luciano, e l’ascesa del
Mulato Lindo, soprannome affibbiato anni addietro al dittatore, aveva risolto
buona parte dei problemi. Luciano e Mayer Lansky, suo
compagno dai tempi in cui erano due mocciosi in cerca di gloria, cominciarono a
tessere la tela sicuri che i colleghi della cupola nordamericana li avrebbero seguiti.
Così da Cleveland arrivarono i vecchi amici della banda di Mayfield Road, che con
Lansky avevano creato la Molaska Corporation alla fine del periodo del
Proibizionismo. Arrivarono amici da Las Vegas. Si presentarono i rappresentanti
del gruppo di Chicago. Cinque famiglie di New York, New Orleans, Buffalo,
Kansans City e Pyttsburgh si recarono con regolarità a l’Avana dove, a bordo
delle piscine, incontravano l’ebreo polacco, il siciliano, Costello o Genovese.
Non poteva mancare all’appello Santo Trafficante, l’uomo dagli occhi verdi da
tempo trasferitosi a Cuba che, nonostante l’aria mite, era conosciuto per le
sue imprese violente. Un rendez–vous che aveva avuto
un prologo nel dicembre del 1946 quando, all'Hotel Nacional, tutti i
rappresentanti delle famiglie si erano incontrati per una conferenza che era
rimasta nella storia della mafia. Uomini in apparenza onesti e dediti agli
affari, legati da legami indissolubili, decisi ad attuare il Metodo, come alcuni
chiamavano l’accordo, ideato da Lansky e che consisteva nel dividere in tre
parti gli incassi serali in modo da pagare le spese per la sala, i guadagni e
un terzo da girare per i premi in denaro concessi alle alte cariche giudiziarie
e governative, i quali in cambio avrebbero guardato altrove e consentito a
Lansky e ai suoi di agire indisturbati. Tutti riuniti intorno all’idea di
trasformare l’Avana nella città dove non si dormiva mai e sicuri che quando il
denaro avrebbe iniziato a scorrere, avrebbero avuto la loro fetta di torta.</div>
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<br />roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5651137296820762524.post-6547528914224228142019-03-12T17:51:00.003+01:002019-03-12T17:53:07.133+01:00Los lugares de los Gutierrez: Media Luna<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1n__ew9YMRoG4zxQpko0POVTpDyIOFUrJuU2vFc82ZRCNJWT4Q3zOGyOYrflJeGh2-HOnE5m6l_59ywUIWg3wtlnrAytH-ecbuQHi6QYW_n472ARkq6ENcjpWyzT0NYvxI0Cz6VbZXpDE/s1600/media+luna.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="640" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1n__ew9YMRoG4zxQpko0POVTpDyIOFUrJuU2vFc82ZRCNJWT4Q3zOGyOYrflJeGh2-HOnE5m6l_59ywUIWg3wtlnrAytH-ecbuQHi6QYW_n472ARkq6ENcjpWyzT0NYvxI0Cz6VbZXpDE/s320/media+luna.jpg" width="320" /></a></div>
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Cuando Yara Gutiérrez vió una Chevrolet parqueada
con el motor encendido delante del portón de la villa de sus padres, comprendió
que en aquel preciso momento su vida habría cambiado para siempre.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Y entonces comenzó a correr, correr, sin
pensar en nada más, siguiendo justamente aquellos senderos de los que conocía
cada hilo de hierba.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Con el miedo que le
llenaba la boca seca, los ojos abiertos sobre un futuro negro como la
noche.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Enceguecida por el pánico, sin
tener tiempo para llorar.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Hubiera
querido gritar, pero el miedo la invadía como olas similares a golpes y
entorpecía sus reacciones.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Se sentía
como si hubiera fumado una de aquellas yerbas del sabor denso que circulaban
entre los estudiantes, arrastrada en un mundo lejano, en una pesadilla que no
le pertenecía y de la que no tenía ningún control.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Y así, después de vestirse rápidamente, con
un par de pantalones de algodón, una camiseta y un par de zapatos que cogió al
vuelo, huyó de la villa.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Salió por la
parte posterior de la casa y esa fue su salvación.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Atravesó el gran jardín temblando, con el
agua que le mojaba los cabellos y penetraba por debajo de la ropa.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Una cartera con algunos diarios y pocos
dólares que su padre, el jefe Gutiérrez, había logrado meterle adentro, eran
toda su riqueza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“Yara, vendrán a buscarte pronto.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Es mejor que no te encuentren” – le había
dicho.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Se detuvo antes de asomarse a la calle, indecisa,
con el cuidado natural de la presa que huele el olor de la trampa.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Delante a sí se extendía el simple trazado de
los campos, hecho de calles rectas.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Un
territorio conocido que de repente se volvía enemigo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Media Luna escogió como dirección, ir hacia
el río Yara, donde había sido concebida y del que había tomado el nombre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Apretó los diarios contra su pecho, la historia de
su familia, como para protegerse y se puso en camino sobre el borde de la
calle<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>desierta, cabizbaja, sin mirar ni
a la derecha ni a la izquierda, con el paso veloz para poner la mayor distancia
posible entre ella y la vida pasada que se apagaba a sus espaldas. Recorrió la
noche sin mirar hacia atrás.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Millas y
millas entre la campiña.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Los
zapatos<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>se le habían soltado, decidió de
quitárselos.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Amarró los cordones y se
los pasó a los lados del cuello.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dejando
balancear los zapatos y ríendo al solo pensarlo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>En la oscuridad nadie la habría visto pero
con la luz del día, una muchacha descalza habría llamado la atención de<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>miradas sospechosas.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Esperó no tener que correr sobre un terreno
tortuoso.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Se habría torcido un pié si
hubiera tenido que correr sobre un terreno tan accidentado, y continuó
sintiendo bajo sus pies la pista de tierra, a través de los campos, escuchando
ladrar a los perros de vez en cuando.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Se detuvo varias veces<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tratando
de orientarse<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>para controlar si la
seguían.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Tenía necesidad de pensar.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>No vió nada de sospechoso o que indicara
peligro y para tomar aliento y calmar el latido de su corazón, se apoyó a un
árbol grande<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sin perder nunca de vista
el camino.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La fatiga, el sueño, el ansia
parecían no darle tregua.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Decidió de no
empujar hacia atrás los cabellos húmedos.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Una vez secos habrían escondido sus rasgos a las miradas
indiscretas.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>El pensamiento regresaba a
los diarios que su padre le había entregado unos instantes antes de dejarla
ir:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>números de teléfono, direcciones,
apuntes, contactos.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Así tantos nombres
de amigos y enemigos que no era fácil <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>distinguir los unos de los otros.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Algunos mexicanos, otros estadounidenses,
pero sobretodo cubanos, de La Habana y de Santiago de Cuba. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiceiTNGFLZfgdobEuer7CcPzWMkZT37woJ1zzXouMq67i5VTroizzyKdEqd9ULIVc6ilzHy_vacoY0jHDsS2XFeoJLMsutybZ6EdyrXdaT0waBolR4aqap-_DlMBzsoOsEmmNs7biwDv4e/s1600/1957_Chevrolet_Bel_Air_XDH552.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="414" data-original-width="800" height="165" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiceiTNGFLZfgdobEuer7CcPzWMkZT37woJ1zzXouMq67i5VTroizzyKdEqd9ULIVc6ilzHy_vacoY0jHDsS2XFeoJLMsutybZ6EdyrXdaT0waBolR4aqap-_DlMBzsoOsEmmNs7biwDv4e/s320/1957_Chevrolet_Bel_Air_XDH552.jpg" width="320" /></a><span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">“Los diarios léelos y luego quémalos” – le había
gritado – júrame que lo harás”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Yara, confundida había asentido.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Luego había huído en la oscuridad de la
noche.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>No había tenido mucho tiempo para
entender.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ni siquiera había llevado
consigo el reloj que sus padres le habían regalado para su cumpleaños.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Alejó aquel pensamiento frívolo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Miró hacia el mar y se dió cuenta de que
estaba amaneciendo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il sendero parecía
tranquilo, el tráfico todavía inexistente, algún campesino se asomaba en las
granjas.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nadie en las cercanías.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>El pueblo no debería estar lejos.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Eran ya dos horas que estaba caminando.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>No tuvo el coraje de mirarse los pies cuando
se puso los zapatos.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Vió la carreta de
un pobre hombre que vendía bebidas, cigarrillos y periódicos.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>El hombre estaba acostado en el suelo, sobre
un cartón de embalaje.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Nuevamente sintió un dolor a la espalda, a los
músculos bajo esfuerzo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Culpa del frío
de la noche que la había asediada.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Se
sentía golpetear en los tímpanos:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un
pulsar sordo, repetitivo, que se sobreponía a los pensamientos que retumbaban
en su cabeza.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>En aquel momento, no
habría sido capaz<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ni siquiera de
entender desde donde habría partido el disparo que pondría fin a ese
suplicio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>El sabor amargo que tenía en
la boca se acentuó de golpe.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Tuvo que
pararse y provocar el vómito, todo lo poco que había comido la noche
anterior.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Una vida ... antes.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span lang="ES" style="mso-ansi-language: ES;">Aquella hebra de sobrevivencia la había impulsado a
ir hacia adelante.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le había dado el
tirón justo cuando se convenció de que habría caído en un torbellino<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>de tinieblas, donde los enemigos de su padre
la habrían querido relegar.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Su carácter
y su fuerza le habían indicado la vía de la salvación.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Vió en la lejanía resplandecer las lucecitas
del cementerio e intuyó que allí adentro, en el reino de los muertos,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>habría encontrado una protección.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Así, aquella noche, nublada y sin luna, la
ayudó en la fuga, cubriendo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sombras
y<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sonidos.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Los cipreses, alineados como un ejército de
vigilantes mudos a los lados del pequeño sendero parecían doblarse en señal de
luto e inclinarse al dolor, mostrando un gesto de respeto al pasar<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la heredera de los Gutiérrez.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>El soplo del viento pareció querer arrastrar
todo, mezclando con las sombras de la noche, el miedo, el dolor y el ansia que
se anidaban dentro de ella, nublándole los sentidos, dejando vivo sólo el instinto
de sobrevivencia, hasta que la carrera, el jadeo y la falta de oxígeno se
convertieron en anestesia y su correr terminó en una capilla vacía.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Decidió esconderse allí para disponer del
tiempo de pensar a su familia, a las palabras de su padre, a su nueva
vida.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Si su padre la hubiera visto así,
tal vez se habría burlado pero ¿para qué había servido su dinero?<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>¿Dónde habían ido a parar sus amigos
potentes? ¿Dónde estaban, qué es lo que hacían.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Por qué no lo habían avisado?<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>¿Y
qué cosa habría hecho ella, ahora que todo parecía acabar?<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>No tuvo el tiempo de responderse, que se
quedó dormida exhausta.<o:p></o:p></span></div>
<br />roberto fraschettihttp://www.blogger.com/profile/06487606658328676438noreply@blogger.com0