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martedì 18 dicembre 2012

Chivay (Perù) - (Storie di Uomini Calamita)

Chivay - Novembre 2005

Fa freddo a Chivay. Sono le sei e il sole sembra non volersi alzare oltre le cime in questa cittadina incassata tra le cime da 6000 metri e il canyon più profondo del mondo. Ma già dopo un’ora i turisti sciamano per le vie del centro in cerca di colazioni americane o inutili souvenir. Davanti alla chiesa principale un gruppo di bambini ballano le danze tradizionali. Yachi, quattro anni e un viso bruciato dal sole, esce dal gruppo e si avvicina:”Ho freddo ai piedi, mamma”.
Indossa il costumino tradizionale delle cerimonie e un paio di sandali.
La madre e’ una giovane donna vestita a festa con un falcone in braccio pronta per la foto di rito.
“Vai a ballare” – risponde.
La guardo incuriosito e lei si giustifica:”In sei mesi il piede le è cresciuto di due misure. Le scarpe non le entrano più. Se i turisti saranno generosi, all’inizio dell’autunno ne compreremo un paio nuove”.
“Niente scuola per i bambini?”
“Oh si – risponde – imparerà a leggere e scrivere il suo nome. Poi a lavoro.
Non ci possiamo permettere di più”.
I bambini continuano le loro danze e mostrano i sorrisi, come clown esperti davanti a un pubblico indifferente.
Fa freddo a Chivay.
E intanto, nei campi, gli uomini e i buoi tirano l’aratro. 

1 commento:

  1. Ciao sono l'autrice di www.viaggiaredasoli.net, sto cercando un modo di contattarti ma dal blog è quasi impossibile. Mi piacerebbe che parlassi dei tuoi libri sul mio sito . scrivimi a info@viaggiaredasoli.net

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