"Muero por la Revolución" è il titolo del quinto volume che l’autore dedica a raccontare momenti e figure rilevanti della storia della Maggiore delle Antille, ha informato CubaSí.
Dopo "Tabaco" (2011), "Luna nueva" (2014), "El canto de las nubes" (2017) e "El
viento antes del viento" (2018), questa nuova opera di Fraschetti ricrea
l’ambiente del decennio degli anni ’20 del secolo scorso, periodo nel quale
Mella concentrò la sua attività politica dalla sua entrata nell’Università de
L’Avana per studiare Diritto , Filosofia e Lettere, sino al suo assassinio in
Messico il 10 gennaio del 1929.
«Il popolo cubano è rivoluzionario, sempre in
Rivoluzione dal XIX secolo e in questo processo appaiono persone straordinarie
che meritano d’essere raccontate e Julio Antonio Mella è una di queste», ha
detto lo scrittore.
«Nella mia traiettoria non poteva mancare questa
figura tanto importante nella storia di Cuba, uno dei fondatori del Partito
Comunista e protagonista di azioni che ne fanno ancora oggi un
punto di riferimento per i giovani cubani».
Fraschetti ha affermato che l’obiettivo di questo romanzo è mettere in evidenza la capacità di Mella, che definisce “un ciclone, un rivoluzionario completo, un pensatore, ma anche un uomo d’azione”.
Nel titolo si riflette la relazione di Mella con
Tina Modotti. Lo scrittore italiano ha riferito che secondo lui
questo amore sorse perché tutti e due erano arrivati a Città del Messico con
l’intenzione di difendere e lottare per principi e valori comuni. Inoltre,
Fraschetti ha sostenuto che Cuba è un’opera in costruzione che sempre stimola,
con una Storia in un costante divenire, generando personaggi particolari,
disposti a sacrificarsi per un ideale. ( GM –Granma Int.)
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