Continuo a ricevere inviti da amici
che un tempo erano anche "compagni" di viaggio. E continuo a
disertare gli eventi a cui sono invitato nei luoghi che un tempo volevano apparire alternativi ma
che portavano nel cuore il germe di un atteggiamento già prono al potere
politico. Il motivo è dunque evidente ma per ovvi motivi di opportunità si fa
finta di non sapere e di non vedere. Non basta, amici e compagni di un tempo, alzare il pugno per essere
alternativi. Non basta bere birra e frequentare luoghi storici della
controinformazione. Bisogna agire con cognizione di causa e coerenza e, quando necessario,
rinunciare ai privilegi che il Potere elargisce a sudditi e complici. Per
essere più chiaro, per spiegarvelo meglio faccio mie le parole del maestro
Faber de Andrè che scriveva: "L'artista è un anticorpo che la società
crea contro il potere. Se si integrano gli artisti, ce l'abbiamo nel
culo!"... E' quello che succede da diverso tempo nei teatri pubblici ... e in bocca al lupo al futuro premio Strega che continuo a
seguire con gioia!
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