
Maikro Romero una medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atlanta
1996 nella categoria pesi mosca e ancora Mario Kindelan, Guglielmo Rigondeaux,
Yudel Johnson. Senza dimenticare Felix Savon, allievo di Stevenson, peso
massimo, olimpionico nel 1992, 1996 e 2000 o l’amatissimo Giraldo Cordova
Cardin, bravo e imbattuto, caduto nell’assalto alla Caserma Moncada, nel luglio
1953 e alla cui memoria è intestato il più famoso torneo internazionale mentre
disseminate in ogni angolo della Perla dei Caraibi troviamo numerose palestre.
All’Avana due su tutte sono famose: la sala polivalente “Kid Chocolate”, di
fronte al Capitolio che ospita campionati locali e nazionali mentre i campionati
internazionali si svolgono nel più capiente “Coliseo de la Ciudad Deportiva”. Ma il santuario che sforna campioni è senza dubbio l’Arena
Rafael Trejo. Il benvenuto viene dato a chiunque si presenti all’ingresso. E’
qui che nel caldo torrido dei Caraibi i giovani pugili eseguono movimenti e
tecniche che sembrano danze e non combattimenti. Ad aiutare lo sviluppo di
questo sport è intervenuta la Revolucion che ha voluto che l’attività sportiva
fosse un percorso di miglioramento di tutti gli individui; l’escuela de
boxeo cubana concentra tutto l’insegnamento sulla tecnica e sulla
tattica, sui colpi dritti e lunghi, non sulla potenza e sullo scopo di fare
male all’avversario e anche se le sirene dei soldi facili statunitensi sono
sempre lì a cantare, pochi sono i ragazzi che cedono alla compra, ben sapendo
che verranno poi sfruttati per screditare l’isola caraibica e i suoi abitanti.
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