La stampa cubana ha dato molto risalto alla pubblicazione del mio testo sulla Revolucion del 1933. A me non rimane che riportare le parole che ho scritto nella prima pagina, alla voce tributi:
"Ho scomodato José Martì per
raccontare il desiderio di libertà dei cubani e alcuni grandi intellettuali italiani
del ‘900 per raccontare la solitudine di chi lotta senza arrendersi. Tributi
non meno importanti arrivano dai miei amici cubani, puri ideologicamente e
rivoluzionari nella pratica di ogni giorno, che sanno trasmettere, come
nessuno, la necessità di una rivoluzione, un canto oggi più che mai necessario.
Grazie ai loro consigli ho ricreato l’atmosfera delle lotte degli studenti, del
movimento operaio e di una rivoluzione iniziata negli anni ’30 del ‘900 e non
ancora terminata. Sui loro pensieri ho innestato la storia dei Gutierrez,
personaggi inventati che mi rappresentano in quanto, se è vero che per motivi
anagrafici non ho potuto essere presente nel tempo da me raccontato, è anche
vero che lo avrei voluto vivere appieno, cibandomi di fermenti culturali e
rivoluzionari che solo un popolo come quello cubano ha saputo sviluppare. Ai
miei amici rivolgo come sempre un saluto alla cubana: Hasta la victoria…
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