TODO CAMBIA ...

domenica 15 aprile 2018

15 aprile 1985 - Gli Usa bombardano la Libia

La Libia era una priorità assoluta per Regan sin dal suo insediamento nel 1981. Gheddafi era decisamente anti-Israele ed aveva appoggiato gruppi estremisti nei territori palestinesi ed in Siria. Secondo alcune informative la Libia tentava di diventare una potenza nucleare e il fatto che Gheddafi avesse occupato parte del Ciad, ricco di uranio, destava enorme preoccupazione in America. Altrettanto allarmanti per gli USA erano l'allineamento di Gheddafi con l'URSS e le sue ambizioni di creare in Nordafrica una federazione di stati arabi e musulmani. Inoltre, l'allora Segretario di Stato Haig voleva adottare misure proattive contro Gheddafi poiché aveva utilizzato ex operativi CIA per organizzare campi di terroristi (i nomi di spicco erano Edwin P. Wilson e Frank E. Terpil)

Dopo gli attacchi degli aeroporti di Roma e Vienna del 1985, con 19 morti e 140 feriti, Gheddafi dichiarò che avrebbe continuato a sostenere Rote Armee Fraktion, Brigate Rosse ed IRA fintanto che i governi europei avessero sostenuto i dissidenti libici. Il ministro degli esteri libico definì tra l'altro "atti eroici" le stragi in questione. Dopo anni di scaramucce occasionali con la Libia per le pretese che quest'ultima avanzava sul golfo della Sirte come proprio territorio, gli Stati Uniti presero in considerazione un attacco militare verso obiettivi libici in terraferma. Nel marzo 1986, gli USA, per ribadire che il diritto internazionale fissa il limite delle acque territoriali in 12 miglia nautiche (22 km), inviarono nella regione una task force dotata di portaerei. La Libia reagì con aggressive contro-manovre, che il 24 marzo sfociarono nel cosiddetto "incidente del golfo della Sirte".
Dopo parecchi giorni di colloqui diplomatici con i partner europei ed arabi, il Regan ordinò un attacco alla Libia il 14 aprile. Diciotto aerei da attacco F-111F con l'appoggio di quattro EF-111EA assieme a quindici aerei da attacco A-6, A-7, FA-18 , e aerei per la guerra elettronica decollarono dalle portaerei USS Saratoga, USS America e USS Coral Sea ferme nel golfo della Sirte, colpirono cinque obiettivi alle 02:00 del 15 aprile, con l'intento dichiarato di mandare un messaggio alla Libia e ridurne la capacità di sostenere e addestrare terroristi.
Reagan avvisò che "se necessario, lo faranno ancora."
Francia Italia e Spagna rifiutarono agli Stati Uniti tanto il diritto di sorvolo quanto l'uso di basi continentali europee per fare questo colpo di mano, costringendo l'Air Force a compiere la sua parte di missione aggirando Francia e Spagna, sopra il Portogallo ed attraverso lo Stretto di Gibilterra allungando ogni percorso di 1 300 miglia (2 100 km) ed imponendo un diffuso ricorso al rifornimento in volo. Il diniego della Francia aggiunse da solo 2 800 km complessivi, e fu opposto malgrado il fatto che proprio la Francia fosse stata bersaglio del terrorismo diretto dal governo libico di Gheddafi. 


Il raid

L'attacco iniziò alle 02:00 (ora libica), e durò circa dodici minuti, con 60 tonnellate di munizioni sganciate. Diciotto bombardieri F-111 coadiuvati da quattro aerei per la guerra elettronica EF-111 partiti dal Regno Unito bombardarono l'aeroporto di Tripoli, un centro addestramento subacquei presso l'accademia navale e una caserma a Tripoli. Durante il bombardamento un F-111 americano venne abbattuto da un missile terra-aria (SAM) libico sul golfo della Sirte. Alcune bombe andarono fuori bersaglio, colpendo siti civili e diplomatici di Tripoli in cui fu sfiorata la stessa ambasciata francese.
Alcuni soldati libici, confusi ed in preda al panico, abbandonarono le rispettive posizioni, mentre i loro ufficiali tardavano ad impartire gli ordini del caso. La contraerea libica non aprì il fuoco prima che gli aerei avessero già sorvolato i relativi obiettivi. Ventiquattro aerei, tra F/A-18 Hornet e A-6 Intruder, decollati da portaerei bombardarono radar ed installazioni antiaeree a Bengasi prima di colpire le caserme Benina e Giamahiria. Numerose bombe mancarono il bersaglio e raggiunsero aree residenziali, oltre che parecchie sedi diplomatiche occidentali a Bengasi. (fonte: Wikipedia)


Nessun commento:

Posta un commento