Il 7 aprile 2018 sono stato invitato alla XXII edizione
della Festa del libro e della lettura di Ostia che in questa occasione ha avuto
come tema ‘Le nostre radici, il nostro
futuro’. La festa del Libro organizzata dall’associazione Clemente
Riva non è solo uno scambio di libri o una raccolta fondi ma un momento di
scambi culturali, di opinioni e di idee sempre più necessari in un mondo in cui
si vive sempre più connessi e si ha sempre più la sensazione di essere soli.
Davanti a un pubblico interessato ho avuto modo di
parlare del mio ultimo lavoro “Il canto delle nuvole” e di raccontare di un
mondo non così lontano, la Cuba del 1933, focalizzandomi sulle analogie con la
cronaca contemporanea che ha segnato la storia di Ostia e dunque di Roma.
Ecco, in questo testo c’è la Ostia scomoda, quella
mistificata da senatori corrotti, da giornalisti che vendono le proprie fonti, da
impresari teatrali arrivisti e da vecchie ballerine di flamenco alla deriva
come balene spiaggiate, e naturalmente l’idealismo e la solitudine di chi lotta
contro un regime. Un libro che ci riguarda…
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