Il 4 dicembre, prima di ritirarsi dal villaggio di Sitiales il nemico
incendiò ventuno case di contadini con i cannoni dei carri armati, tentando poi
di recuperare Mota e il suo plotone di avanguardia cade in una nostra imboscata
(organizzata dal Vaquerito e da Zayas) con i seguente risultato: otto morti e
tredici feriti gravi da parte dell'esercito. Quel combattimento fu l'ultimo
atto dell'offensiva batistiana contro il territorio liberato dell'Escambray, e
per festeggiarlo l'emittente della colonna 8 comincia a trasmettere, con Hiram
Prats come operatore. La prima trasmissione è un collegamento con Radio
Rebelde. C'è una fotografia del Che con la sua giacca di cuoio, seduto su uno sgabello
davanti alla radiotrasmittente, all'interno di una capanna; guarda concentrato
i comandi fumando un sigaro, gli auricolari incollati alle orecchie. Non ha
un'espressione sicura, alle sue spalle il tecnico lo osserva, vestiti sporchi e
carabattole alle pareti, batterie di automobile per terra. La fotografia è
stata scattata da Tirso Martinez, un collaboratore del quotidiano clandestino Revolucion,
che il Che tratta come un collega, prima di essere comandante io sono stato
fotografo, e al quale dà una macchina fotografica da aggiustare, una macchina
così distrutta che non potrà mai più funzionare e di cui il Che continuerà a
chiedergli la restituzione infinite volte nel corso degli anni. E di Tirso,
conosciuto come Caballo Loco per le sue dimostrazioni di coraggio di fronte alla
polizia di Batista, sono diverse fotografie scattate all'inizio di dicembre,
sessioni fotografiche che il Che interrompe quando arrivano gli attacchi di
asma, forse per un eccesso di vanità o forse per non dare informazioni di
troppo al nemico: non vuole che lo vedano con l'inalatore. Ci sono foto anche
del cavallo Pajarito e del cane Miguelito, sdraiato sotto un'amaca mentre il
Che lo sgrida: «Miguelito, cabron, non fai altro che mangiare e cagare. Non mi
accompagni da nessuna parte, fannullone l», Alcuni giorni dopo comincia a
trasmettere la stazione della colonna di Camilo e ha luogo la seguente Conversazione
via radio tra i due capi ribelli: «Dimmi a che punto sono i movimenti del nemico
da quelle parti e raccontami se c'è qualcosa di nuovo. A proposito, dimmi che
tipo di mezzo corazzato è quello che avete preso, perché il messaggero che è
stato lì mi ha detto che lo aveva visto ma non ha saputo dirmi di che tipo era»,
«Camilo, vedo che la cosa ti solletica, eh? È un carro armato straniero, che ha i contrassegni un po' bruciacchiati ma è
molto bello, è di fabbricazione americana e credo che ci sarà molto utile. I tecnici ci stanno lavorando sopra perché ha
qualche difettuccio. Non ci sono
problemi adesso nelle nostre linee. Credo che si ritroveranno dei problemi nelle
loro fra pochissimo tempo. Ti ho sentito dire a Fidel che andavi a prendere
Santa Clara o che so io: non ti ci mettere perché quella è roba mia. Tu devi
solo restare lì»
«Riguardo al problema di Santa Clara, ok, benissimo, faremo dei piani più
avanti, per farlo insieme; voglio dividere quella gloria con te, dato che non
sono ambizioso. Ti darò una piccola chance in quell'anello di ferro dato che
manderemo all'attacco settemila fucilieri. Quei fucilieri non vedono l'ora di
entrare in azione e in questi giorni hanno disarmato tutti i soldati delle
centrali zuccheriere [...], è spaventoso quello che fanno i ragazzi per
ottenere dei fucili.»
(tratto da: Senza perdere la tenerezza di P.I.Taibo II)
(tratto da: Senza perdere la tenerezza di P.I.Taibo II)
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