La rivista «Bohemia» pubblicò nell'unico numero non censurato
di quei giorni, un reportage che mostrava i
danni provocati dalle nostre truppe a Estrada Palma,
dove fu bruciata l'antica Caserma, e si parlava di Fidel Castro, di
Celia Sanchez e di tutta una pleiade di rivoluzionari morti. In tutto il
reportage la verità si mescolava al mito, come succede in questi casi, e i
giornalisti non potevano decifrare la situazione. In realtà l'attacco non era
stato compiuto da 200 uomini ma da molti meno ed era guidato dal comandante
Guillermo Garda (allora capitano). Praticamente
quella di Estrada Palma fu una vera e propria spedizione. In tutti i modi, le
truppe dell'esercito, il giorno seguente
inseguirono le nostre guerriglie e poiché non avevamo ancora
un livello di organizzazione sufficiente, fu arrestato un uomo che era rimasto
a dormire in una regione prossima a San Lorenzo, a quanto
mi pare di ricordare. Dopo questa notizia, decidemmo di trasferirei rapidamente
per tentare di attaccare qualche altra caserma nei giorni immediatamente
successivi al 26 luglio e continuare a mantenere un ambiente favorevole
all'insurrezione. (dal diario del Che)
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