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martedì 26 febbraio 2019

I luoghi dei Gutierrez: l'università Alma Mater


Gli studenti si riversavano nelle strade creando, con gli operai, un solo grande corteo.
Alcuni giovani innalzavano uno striscione enorme con su scritto: “Revoluciόn o muerte!”
Alcune donne innalzavano cartelli che inneggiavano al Lider Maximo.
“Il Movimento 26 luglio ha indetto uno sciopero e l’università si è fermata – mi spiegò Almeyda – come risposta alla violenza e ai soprusi. Castro è partito da qui. Si iscrisse a diciotto anni. A venti era un leader indiscusso. Fu processato per atti sovversivi contro lo Stato e condannato. Da diverso tempo circola in città la sua difesa al processo. L’ha mai letta?”
“Sono cose clandestine. E io sono italiano”.
“Non sa cosa si è perso. E’ di una semplicità sconvolgente. Ma quando leggi le cose semplici, ti viene da pensare: ma perché queste cose non le ho dette io? Sono in tanti qui a Cuba a credere che sia giunto il momento di cambiare e che Fidel sia l’uomo giusto”.
(Tratto da: Il vento prima del vento)



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