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mercoledì 17 aprile 2019

17 aprile del 1961 a Playa Giron si consuma la disfatta imperialista


La storia è nota. 
Dopo tre giorni di tentativi gli Yanquis tornarono a casa con la coda tra le gambe. Molteplici i motivi della disfatta non ultimo la fierezza del popolo cubano e la lungimiranza tattica del jefe Castro. Quello che però viene spesso ignorato è che tra marzo e aprile 1962 si tenne il processo contro i mercenari di Girón, che furono condannati alla perdita della cittadinanza cubana e al risarcimento di 62 milioni di pesos per il danno materiale causato a Cuba. L’importo non pagato si sarebbe trasformato in 30 anni di carcere con il lavoro fisico obbligatorio per tutti loro come risarcimento. Ma il governo cubano indicò anche una diversa possibilità dichiarandosi disposto a scambiare i prigionieri degli Stati Uniti in cambio del rilascio di un uguale numero di patrioti spagnoli, nicaraguensi, guatemaltechi e portoricani imprigionati per reati politici, per aver combattuto il fascismo, il razzismo, il colonialismo, la tirannia e l'imperialismo nei loro rispettivi paesi. Non ci fu risposta a quella alternativa a dimostrazione di quanto interessi agli americani la vita di chi combatte con la divisa a Stelle e Strisce.
Alla fine, il governo Cubano accettò di scambiare i prigionieri con una quantità di cibo e medicine per bambini, il cui valore era uguale al totale del risarcimento richiesto.
Fu questa la prima volta nella storia di un indennizzo pagato dagli Stati Uniti.
(fonte RadioEnciclopedia)

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